mercoledì 12 gennaio 2011

appello della fiom per lo sciopero del 28 gennaio e dichiarazione di landini

La Fiom Siciliana, in preparazione della manifestazione regionale che si terrà a Palermo il 28 Gennaio, sciopero generale nazionale dei
metalmeccanici, chiede l’adesione all'appello nazionale a sostegno
della mobilitazione, contro il ricatto di Marchionne.
Aderiamo e diffondiamo in ogni luogo.
 







Abbiamo convocato lo sciopero generale dei metalmeccanici per il 28 gennaio; è una tappa
fondamentale per la riconquista del Contratto Nazionale e la salvaguardia dei diritti nei
luoghi di lavoro.
La scelta compiuta dalla Fiat alle Carrozzerie di Mirafiori e a Pomigliano D’Arco è un atto
antisindacale, autoritario e antidemocratico senza precedenti nella storia delle relazioni
sindacali del nostro paese dal dopoguerra.
È un attacco ai principi e ai valori della Costituzione Italiana e alla democrazia perché
calpesta la libertà dei lavoratori e delle lavoratrici di decidere a quale sindacato aderire per
difendere collettivamente i propri diritti e di eleggere i propri rappresentanti in azienda. Chi
non firma scompare e chi firma diventa un sindacato aziendale e corporativo guardiano
delle scelte imposte dalla Fiat. Si annullano il Contratto Nazionale di Lavoro e peggiorano
le condizioni di fabbrica, si aumenta lo sfruttamento e l’orario di lavoro, si lede ogni diritto
di sciopero e si riduce la retribuzione a chi si ammala cancellando così in colpo solo anni di
lotte e di conquiste.
Il ricatto di Marchionne è coerente con la distruzione della legislazione del lavoro in atto
che vuol rendere tutti soli e precari; è la stessa logica regressiva messa in pratica dal
Governo con l’attacco al diritto allo studio e alla ricerca attuato attraverso l’approvazione
del DDL Gelmini e il taglio ai fondi per l’informazione e la cultura. Si mettono così sotto
scacco principi democratici di convivenza civile fondamentali.
La Fiom considera il lavoro un bene comune e per questo il 16 ottobre dopo il
ricatto/referendum illegittimo imposto dalla Fiat a Pomigliano ha dato vita a una grande
manifestazione, aperta a tutti coloro che sono impegnati nella difesa di diritti e libertà
costituzionali inviolabili.
Lo sciopero generale proclamato per il 28 gennaio della categoria e le manifestazioni dopo
il ricatto/referendum di Mirafiori hanno lo stesso obiettivo: come ha dimostrato
l’introduzione delle deroghe nel Contratto Nazionale dei metalmeccanici firmato da
Federmeccanica e le altre organizzazioni sindacali, quando si ledono diritti fondamentali la
ferita non si circoscrive ma travolge progressivamente tutto il mondo del lavoro.
La Fiom è impegnata a sostenere il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro senza
deroghe, a difendere la legalità, la democrazia e la libertà di rappresentanza sindacale, a
combattere la precarietà e il dominio del mercato che divorano la vita delle persone e
compromettono la coesione sociale e il futuro del paese.
Chiediamo a tutte le persone, le associazioni e i movimenti che condividono queste ragioni
di sostenere la lotta dei metalmeccanici e di firmare questo nostro appello.