martedì 30 luglio 2013
R/esistenze NO MUOS: venerdì 9 agosto manifestazione a Niscemi
Avviata a furor di popolo nello stesso giorno della revoca della revoca con l’occupazione del comune di Niscemi, la mobilitazione contro il MUOS di Niscemi entra nel vivo: una serie di iniziative accompagneranno in questi giorni la protesta contro
MUOS e 46 antenne
Servilismo
Demagogia
Spese militari
Scempio ambientale
Grandi Opere inutili e dannose
Politiche di aggressione.
E per affermare i diritti dei siciliani e di ogni popolo
Alla propria autodeterminazione
Alla salute
Alla pace
Alla tutela dell’ambiente
Alla difesa del territorio.
Questo il calendario delle principali iniziative (in continuo aggiornamento su nomuos.info)
Tutti i giorni assemblea permanente all’interno dell’aula consiliare del Comune di Niscemi
Ogni sera Tiratardi a Niscemi: workshop teorici e pratici, seminari scientifici, performance e happening di artisti.
Venerdì 9 agosto 2013 ore 16,30 Manifestazione No MUOS a Niscemi presso la base USA.
coordinamento regionale comitati NO MUOS
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Rifiuti: da Tarsu a Tares, sempre più Tar...tassati! Richieste urgenti al Comune di Catania
Un'ormai tristemente consolidata prassi delle amministrazioni comunali catanesi fa sì che in piena estate ed in sordina i cittadini ricevano gli avvisi di pagamento per la tassa sui rifiuti solidi urbani, con importi sempre più consistenti.
E nonostante le incertezze sulla Tares, la nuova imposta sui rifiuti, anche quest'anno, il primo giorno utile previsto per la riscossione, il Comune di Catania ha inviato comunque gli avvisi di pagamento per ben due rate, riservandosi il calcolo dell'ultima rata a fine anno.
La vicenda della tassa sui rifiuti solidi urbani a Catania ha un pregresso davvero spiacevole: le tariffe, dal 2004 al 2011, hanno avuto incrementi superiori al 100%; al raddoppio non è corrisposto alcun miglioramento del servizio di raccolta e differenziazione dei rifiuti solidi urbani e gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per la riduzione dei rifiuti indifferenziati non sono stati raggiunti, con la conseguenza di ulteriori rincari per pagare le sanzioni dell’UE.
Le statistiche nazionali disponibili mostrano che i comuni con una percentuale di raccolta differenziata superiore al 60% sono anche quelli che applicano le più basse tariffe. A Catania, invece, agli aumenti e all’inefficienza del servizio si è finora accompagnata un’assenza assoluta di trasparenza nel procedimento amministrativo di imposizione fiscale: a differenza di tutti i maggiori comuni italiani, il Comune di Catania, con le sue precedenti amministrazioni, non ha mai reso pubblico il regolamento sulla Tarsu, non sono stabiliti meccanismi premiali per chi differenzia di più, non sono individuate le categorie che avrebbero diritto ad agevolazioni, esenzioni ed esclusioni, non vi sono interventi volti ad alleggerire il carico tributario per i cittadini che risentono maggiormente della pesantissima crisi economica che attraversa il nostro territorio.
Lo scorso anno, il circolo città futura ha raccolto migliaia di firme per questi obiettivi, ovviamente disattesi dalla precedente amministrazione.
Oggi, il circolo città futura chiede al Comune di Catania:
- di sospendere i pagamenti della Tares
- di predisporre un regolamento trasparente che preveda un dispositivo premiale legato alla raccolta differenziata ed una serie di agevolazioni per cittadini che si trovino, stabilmente o provvisoriamente, in disagiata condizione economica
- di mettere in atto in tempi brevi le tappe della strategia "rifiuti zero", in modo da ridurre costi ed impatto ambientale.
circolo città futura
domenica 28 luglio 2013
"nessun rispetto": un articolo di Barbara X
Quando ho notato le scritte che compaiono sulle t-shirt ritratte nell'immagine che accompagna queste mie considerazioni, ho provato a immaginare la reazione di tante altre donne, magari sottobraccio ai propri mariti e fidanzati, magari non impegnate politicamente: nell'udire i commenti, i motteggi e le risate dei propri cavalieri è probabile che abbiano chinato lo sguardo verso il basso, con un sorrisetto imbarazzato e pudico, senza accennare ad alcuna rimostranza, evitando così di turbare il momento di ilarità.
La donna è gentile per natura, si dice. Non ho mai amato produrmi in dilettantesche e stucchevoli citazioni dotte (che lascio volentieri ad altri), ma per spiegare quale significato io voglia attribuire al predicato nominale "gentile", ricorro senz'altro alla definizione che ne diede Pier Paolo Pasolini nel 1970, in uno scritto apparso sulla rivista Tempo: "[...] L'uso dell'aggettivo 'gentile', da me riferito all'operaio, non aveva il significato pedestre e banale per cui 'gentile' è chi cede il posto a una signora sull'autobus o sorride al cameriere nell'ordinare un risotto. Gentile è esattamente l'opposto di volgare. La volgarità è aggressiva, ricattatoria, prepotente, possessiva, presuntuosa: essa nasce - nel nostro particolare momento storico - dalla 'sottocultura' borghese [...]"
Lo squallido, mostruoso universo fascista del mercato e della dittatura psichica dei media e l'ingannevole dimensione dell'ormai ipertrofico sviluppo tecnologico hanno distorto tale significato, per adeguarlo agli inoppugnabili codici sociali instaurati dal sistema patriarcale e fallocentrico, per compiacere alle ferree leggi del consumo di massa, che nella sua violenta ottusità travolge, smembra e tritura le coscienze e le vite, rendendole prima oggetti e poi merce (è anche - naturalmente - il caso dei cosiddetti "animali da reddito", uccisi prima ancora della loro nascita dietro le sbarre dell'industria del martirio la quale, senza soluzione di continuità, rifornisce di carne e derivati animali i banchi dei supermercati).
E' l'eterna destra della finanza e dei palazzi del potere, degli imprenditori e delle industrie, che induce le masse a coltivare la propria scarsità di considerazione nei confronti di tutti i più deboli.
Ed è la magnificazione deteriore della donna e del femminile da parte dei media e dei messaggi veicolati dalla propaganda del regime economico che induce fantasiosi disegnatori di magliette a partorire certe ributtanti arguzie, invitando i maschi più sprovveduti (tanti, troppi) a ricoprire il triste ruolo di virili fruitori di corpi femminili, con le coscienze dei quali non è più nemmeno necessario avere un confronto alla pari.
Ecco dunque che la donna, la cui connaturata gentilezza è spesso impotente davanti a tanta volgarità, viene a ritrovarsi in balia del delirio e dell'incoscienza, dell'incultura e della prepotenza, di una forza bruta che talvolta sembra addirittura privarla di un'effettiva identità sociale, spersonalizzandola ed esponendola al rischio tremendo
delle discriminazioni e delle violenze fisiche.
Il raccapricciante simulacro del femminile ideato dal sistema patriarcale è la gabbia in cui la donna languisce, fra improbabili ed irraggiungibili canoni di bellezza, cosmetici e creme anti età (rigorosamente testati su vittime animali nei laboratori di ricerca), abiti di moda e programmi televisivi di una stupidità rivoltante. La lima per segare le sbarre di questa oscena prigione si chiama conoscenza. L'unico modo per svincolarsi dalla ferrea stretta del carceriere è acquisire coraggio e fiducia nelle proprie potenzialità. Il tutto autonomamente, con le proprie risorse e potenzialità, senza fare assegnamento sull'appoggio di quella grossa parte del mondo maschile che, com'è noto, pur proclamandosi in via teorica per i diritti delle donne, non ama schierarsi apertamente e concretamente per gli stessi, poiché teme che l'immagine della propria virilità possa uscirne macchiata (per stare in pace con la propria coscienza, certuni si limitano magari a firmare petizioni per le quote rosa, patetica concessione da parte del sistema patriarcale e quindi nient'altro che un mezzo di gestione e controllo...).
Personalmente, come donna che ha affrontato il percorso di transizione di genere dal maschile al femminile, ho sempre fatto in modo di orientare il mio cammino verso la possibilità di attingere a quei mezzi politici e culturali che mi consentissero di nutrire la mia coscienza e di evadere dalla penosa prigione degli stereotipi.
Barbara X
giovedì 25 luglio 2013
crocetta, cavaliere inesistente... la lotta NO MUOS cresce!
La figura del presidente Crocetta ricorda da vicino “Agilulfo Emo Bertrandino dei Guildiverni e degli Altri di Corbentraz e Sura”, il cavaliere inesistente di Italo Calvino, il più solerte e il più nobile dei paladini di Francia che aveva un unico difetto, non esisteva.
Infatti, con scaltro tempismo e applausi di popolo il cavaliere senza macchia e difensore degli ultimi, giusto a ridosso della grande manifestazione nazionale NO MUOS del 30 marzo a Niscemi, annunciava il provvedimento di revoca delle autorizzazioni regionali al proseguimento dei lavori nella base americana.
In realtà, come avevamo già denunciato sin dallo scorso marzo, il preambolo politico della falsa revoca era un vergognoso accordo con il governo Monti che acconsentiva a una sospensione dei lavori, in attesa di uno “studio approfondito” sulla reale pericolosità sanitaria e ambientale del megaradar, che una commissione di esperti appositamente istituita, avrebbe dovuto produrre in “tempi brevi”.
Un accordo vergognoso che, con finalità di controllo dell’ordine pubblico, adottava una tattica dilatoria per mascherare un dato di fatto non modificabile, una decisione irrevocabile, espressione dell’asservimento della politica estera italiana alle strategie neo-imperialiste degli Stati Uniti d’America: il MUOS andava installato a tutti i costi.
E infatti, adesso il governo siciliano ha ritirato la sospensione delle autorizzazioni ai lavori nella base di Niscemi. Alcuni hanno parlato di clamoroso voltafaccia, in realtà si tratta dell’esecuzione lucida e attenta di una strategia, i cui manovratori non abitano le sale dorate di palazzo d’Orleans, e di cui Crocetta e il suo governo si dimostrano sempre più servi e complici.
Si tratta di un atto gravido di conseguenze, ricordiamo infatti che in questi giorni il Cga avrebbe dovuto pronunciarsi in appello sulla legittimità della sospensione stessa, un contenzioso nato dal ricorso del ministero della difesa alla decisione del TAR del 9 luglio che aveva riconosciuto, in virtù del principio generale di precauzione, la piena legittimità del provvedimento stesso e che ora verrà meno per cessazione della materia del contendere.
Ma la mobilitazione No MUOS continua e cresce: da oggi è in atto l’occupazione del comune di Niscemi, cui farà seguito domani un’assemblea pubblica promossa dai comitati No MUOS per organizzare la resistenza e la mobilitazione.
Vi è un passo del citato romanzo di Calvino in cui si descrive la notte scendere sull’accampamento carolingio, ai cavalli vengono tolte le pesanti bardature e i cavalieri “finalmente sciolti dagli elmi e dalle corazze, e, soddisfatti a ritrovarsi persone umane distinte ed inconfondibili, eccoli già lì tutti che russano poiché “il sonno ha vinto tutti i guerrieri e i quadrupedi della Cristianità”.
Soltanto il cavaliere inesistente, proprio perché non c’è, si aggira malinconico per il campo, non partecipe di quel misterioso incedere della notte che avvolge in un gioco di sonno e di veglia tutto il vivente.
Le donne e gli uomini di tutta la Sicilia stanno dimostrando in questi giorni che sanno risvegliarsi dal sonno della coscienza assopita, e che sono pronte/i a conquistare con la lotta il proprio diritto a vivere liberamente, in una terra finalmente liberata dall’oppressione dei cavalieri arroganti con le tremende armature tecnologiche di cui oggi dispongono, e dalla complice acquiescenza dei “cavalieri inesistenti”.
circolo città futura
domenica 21 luglio 2013
salviamo il mare! giovedì 1 agosto presentazione inchiesta e cena
GIOVEDì 1° AGOSTO 2013, alle 20,30, al circolo città futura (via gargano 37 catania) presentazione dell'inchiesta collettiva sulle spiagge & CENA VEGAN "ferragosto siciliano: da pasta o furnu a parmiggiana, do sfinciuni o muluni..."
INCHIESTA COLLETTIVA SULLE SPIAGGE DELLA COSTA IONICA: il circolo città futura promuove la costruzione collettiva di un dossier dettagliato sulla condizione di spiagge, mare e servizi pubblici lungo tutta la costa ionica della sicilia.
gireremo tanti luoghi, per denunciare la costante privatizzazione delle spiagge e degli accessi al mare, per vigilare sulle condizioni ambientali, per chiedere servizi essenziali per le spiagge pubbliche, ma anche per condividere e far scoprire luoghi bellissimi...
PER PARTECIPARE: inviare sulla posta di facebook o su circolocittafutura@gmail.com testi, foto e video,
sono invitati a costruire collettivamente l'inchiesta singoli, gruppi e associazioni
venerdì 19 luglio 2013
Genova dei migranti, di Randagio Clandestino
GENOVA DEI MIGRANTI
…
Accadde a Genova il giorno
diciannove di luglio
estate numero uno
d’italico governo neofascista
…
Genova offesa, Genova umiliata
dalle troppo arroganti barriere
di metalliche reti carcerarie
innalzate a difesa blindata
di quegli otto meschini truffatori
…
Genova muta e assente
si risvegliò fiorita di volti e di colori
al suono dei djembè
con le strade e le piazze
festanti di musiche e canti
un fiume straripante
di popoli migranti
via dalle zone rosse
di tutte le nazioni
contro il Mercato ladro
(Continua sul blog di Randagio Clandestino)
giovedì 18 luglio 2013
turi vaccaro libero subito!
giovedì 11 luglio 2013
solidarietà ad Emanuele Feltri, difendiamo della valle del Simeto
Il circolo città futura continua ad esprimere tutta la propria solidarietà ad Emanuele Feltri, il cui impegno a difesa del territorio e contro la speculazione ha suscitato brutali e violenti attacchi, fino all'assassinio delle pecore che il giovane agricoltore aveva salvato dal macello.
Rafforzare il movimento a difesa della valle del Simeto, che sta nascendo con tante iniziative di sostegno ad Emanuele, è un modo fondamentale per dimostrare che non è solo e per esprimere solidarietà attivamente sul territorio.
Invitiamo a partecipare alle iniziative e a firmare l'appello seguente:
Il 30 Giugno 2013 il trentatreenne imprenditore agricolo Emanuele Feltri, impegnato da anni nelle lotte contro il degrado ambientale in cui versa l'Oasi di Ponte Barca, e più in generale l'intero territorio simetino, ha subito un atto intimidatorio di chiaro stampo mafioso: quattro delle sue pecore sono state trovate morte e impallinate da un fucile da caccia; una testa, recisa dal corpo di uno degli animali, si trovava davanti la porta dell'abitazione dell'agricoltore.
L'accaduto ha fatto scattare nelle coscienze di molti cittadini di Paternò e delle città vicine una volontà di resistenza all'oppressione criminale e un desiderio di riscatto dall'illegalità e dall'incuria che dilagano nell'area come in molte altre località siciliane e italiane.
Quanto avvenuto in contrada "Sciddicuni" è la rappresentazione di un'Italia in cui la libertà di vivere in pace e con la dignità del proprio lavoro è negata quotidianamente: dalla criminalità organizzata, dai suoi vassalli e imitatori; da una burocrazia spesso inetta e parassitaria; da un sistema sociale dove l'individualismo imperante soffoca la capacità di agire collettivamente per la rivendicazione dei diritti sanciti dalla Costituzione italiana. Sempre più spesso le uniche risposte alle difficoltà prodotte dal degrado e accentuate dalla crisi sono la rassegnazione e l'emigrazione.
Nei giorni scorsi la politica italiana, sull'onda dell'eccezionale mobilitazione mediatica scattata per sostenere Emanuele, ha prestato attenzione alla vicenda attraverso interventi e interrogazioni parlamentari, comunicati stampa e visite personali in cui sono state manifestate solidarietà e sostegno.
Nello specifico, è stata promessa una più intensa attività delle forze dell'ordine nel territorio; è stata manifestata la volontà di rendere la Valle del Simeto sicura e fruibile alla popolazione locale e ai turisti; sono stati individuati come prioritari l'avvio di una reale gestione dell'Oasi di di Ponte Barca, la realizzazione di nuove vie di comunicazione e la manutenzione di quelle esistenti.
Intanto, domenica 7 Luglio 2013, si è svolta presso l'oasi di Ponte Barca un'importante manifestazione popolare per difendere la Valle del Simeto e in appoggio a Emanuele Feltri, durante la quale centinaia di persone, provenienti da diverse località dell'isola, hanno riscoperto e si sono riappropriate di splendidi luoghi naturali, per troppo tempo trascurati o violentati dalla stoltezza e dall'avidità umana.
E' stato un segnale rilevante, che consideriamo come il primo passo di un percorso, finalizzato a costruire una piattaforma di precise e concrete richieste che restituiscano la Valle del Simeto alla collettività e alla civiltà del lavoro e della pace.
I firmatari di questo appello, pertanto, chiedono al Governo della Repubblica Italiana, alla Regione Sicilia, al Prefetto di Catania e al Comune di Paternò:
- Una seria ed effettiva gestione dell'Oasi avi-faunistica di Ponte Barca da parte dell'ente preposto.
- Un immediato intervento delle Forze dell'Ordine e delle altre autorità preposte contro le micro e macro discariche e gli sversamenti altamente inquinanti nel Simeto.
- Il pattugliamento dell'Oasi di Ponte Barca e del SIC di Pietralunga da parte delle Guardie Forestali.
- Il ripristino e la regolare manutenzione delle vie di comunicazione nell'area di Ponte Barca e in Contrada Sciddicuni.
- L'allaccio della rete elettrica in Contrada Sciddicuni, che consentirebbe il normale svolgimento delle attività produttive.
Invitiamo tutti coloro che condividono le analisi e le richieste manifestate in questo appello di firmarlo e condividerlo, affinché queste rivendicazioni possano diventare espressione di una volontà comune di riprenderci e lavorare la nostra terra, non cedendo ad alcuno e per nessun motivo la nostra libertà.
per adesioni e info: coordinamento in difesa della valle del simeto
mercoledì 10 luglio 2013
inchiesta collettiva sulle spiagge della costa ionica siciliana
INCHIESTA COLLETTIVA SULLE SPIAGGE DELLA COSTA IONICA
per tutto il mese di luglio, il circolo città futura promuove la costruzione collettiva di un dossier dettagliato sulla condizione di spiagge, mare e servizi pubblici lungo tutta la costa ionica della sicilia.
gireremo tanti luoghi, per denunciare la costante privatizzazione delle spiagge e degli accessi al mare, per vigilare sulle condizioni ambientali, per chiedere servizi essenziali per le spiagge pubbliche, ma anche per condividere e far scoprire luoghi bellissimi...
PER PARTECIPARE: inviare sulla posta di facebook o sulla mail circolocittafutura@gmail.com testi, foto e video, sono invitati a costruire collettivamente l'inchiesta singoli, gruppi e associazioni.
giovedì 4 luglio 2013
"a fera bio" senza sede? il comune offra subito cortile platamone!
"'A fera bio", l'ormai tradizionale appuntamento con i piccoli produttori agricoli bio e con l'artigianato ecosostenibile, è nuoavemente senza sede. Dopo aver cambiato vari spazi, da ultimo il monastero dei benedettini e, per i prossimi tre appuntamenti estivi serali, il cortile dell'istituto "A. Gioeni", il mercatino rimarrà senza sede. Il circolo città futura propone che l'amministrazione comunale metta subito a disposizione, gratuitamente e settimanalmente, in modo da poter incrementare gli appuntamenti, il cortile Platamone (bellissimo spazio del centro storico che, ormai quasi vent'anni fa, siamo stat* fier* di occupare per strapparlo al suo destino di deposito di camion della nettezze urbana, affinché fosse restituito alla città).
circolo città futura
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