martedì 1 febbraio 2011

progetti regionali per la scuola: la beffa si ripete























Si ripete, nel silenzio, la beffa vergognosa, dei progetti regionali per la scuola. Questi progetti dovrebbero, con fondi europei, costituire un ampliamento dell’offerta formativa in direzione, in particolar modo degli studenti in difficoltà di apprendimento e offrire un’occasione di lavoro a una parte dei moltissimi docenti precari tagliati dalla Gelmini.
 Già lo scorso anno scolastico, sotto il nome di progetti Leanza, furono annunciati ad agosto, di fronte alla drammaticità dei tagli ma le attività iniziarono, beffardamente, solo alla fine dell’anno scolastico, in un quadro tremendo di confusione e irregolarità.
 Adesso il bis, sotto la gestione di Centorrino: siamo a febbraio, l’anno scolastico è iniziato da molti mesi, in condizioni difficilissime, tanti lavoratori della scuola sono disoccupati o sono stati costretti all’emigrazione ma l’assessorato regionale ha accumulato ritardi su ritardi e solo recentemente il decreto è stato trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione.
 Quando inizieranno quest’anno le attività?a marzo ad aprile?o ancora più avanti? E che senso ha tutto ciò dal punto di vista delle scuole e degli insegnati coinvolti? Com’è giustificabile che per il secondo anno consecutivo la Regione Sicilia sia così clamorosamente in ritardo?
 La verità è che questi progetti sono stati dall’inizio concepiti in modo esclusivamente propagandistico, non servono alla scuola e non servono ai precari, neanche come ammortizzatore sociale. Sono utili invece a gestire una quantità notevole di fondi in modo discrezionale e a destrutturare ulteriormente il rapporto di lavoro nel mondo della scuola.

Luca Cangemi
Segretario Regionale Rifondazione Comunista