giovedì 1 novembre 2012
giornata vegan: dieta individuale o impegno collettivo di liberazione?
In occasione della giornata mondiale vegan, crediamo sia il momento di rilanciare la costruzione di un movimento antispecista che assuma l'analisi critica dei rapporti di produzione capitalistica, come fondamento teorico della lotta di liberazione di tutt*, animali umani e animali non umani.
Se si vuole lottare contro lo specismo bisogna partire da un'analisi critica della società, delle sue basi materiali, dei rapporti di produzione e lottare per cambiarla. Un'etica individuale non basta alla causa della liberazione degli esseri viventi. Finché le regole del profitto favoriranno il regime degli allevamenti intensivi e della grande distribuzione alimentare la causa antispecista non potrà affermarsi.
Il nostro obiettivo non è fornire indicazioni etiche o dietiste, perfettamente assorbibili nel discorso borghese egemone, ma quello di una critica radicale delle relazioni sociali violente e prevaricatorie che costituiscono la base materiale della società capitalistica.
Così si conclude una lunga e interessante intervista all'Assoziation Dämmerung, collettivo tedesco che ha fatto la scelta di ampliare il proprio campo di intervento teorico e pratico:
"Noi pensiamo che una riconciliazione della natura e dell’uomo sia possibile solamente attraverso il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente, vale a dire la formazione sociale capitalistica in tutte le sue manifestazioni, dall’economia all’industria culturale. E sì, da un lato, c’è il rischio che un ampio movimento anticapitalista finisca per assorbire la lotta di liberazione animale. Ma d’altra parte, c’è anche il pericolo di essere assorbiti da movimenti borghesi che cercano di riformare il capitalismo in nome di animali sfruttati ed oppressi, senza mai abolire la violenza perpetrata contro di essi e integrando di volta in volta i movimenti di opposizione al capitalismo – si pensi a quanto è accaduto con i movimenti verdi. Infine, questi problemi possono essere risolti solo da una lotta politica che si rivolga contro entrambe le tendenze, applicando la strategia di Rosa Luxemburg della Realpolitik rivoluzionaria alla lotta per la liberazione animale e umana".
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