“Senza mai perdere la tenerezza”: le parole di Ernesto Che
Guevara ci sembrano le più adatte per definire il nostro compagno Luca Cangemi,
il suo modo di intrecciare passione politica e riflessione gramsciana, la
fermezza che sa esprimere in un’azione per occupare il provveditorato, l’attenzione
e la cura verso i ragazzi diversamente abili, nel suo lavoro di insegnante di
sostegno.
Chi ha trascorso anche soltanto qualche ora al circolo città
futura, conosce l’atmosfera di condivisione, il senso di appartenenza ad un
percorso collettivo di trasformazione sociale a partire dalle pratiche di vita
quotidiane, la voglia di confronto e di ibrida contaminazione che caratterizza
ogni nostro incontro, sempre aperto, informale, ricco di dibattito plurale.
Un modo differente di fare politica che contraddistingue
ogni nostra iniziativa, giorno per giorno, dal gruppo di acquisto popolare, che
è sia strumento di azione concreta contro la crisi che di costruzione di
consapevolezza sociale verso una scelta alimentare e di consumo consapevole,
alla costruzione di vertenze, che hanno coinvolto centinaia di cittadine e
cittadini, su temi concreti come l’acqua e i rifiuti, all’impegno sul territorio
contro i poteri forti e la speculazione edilizia, per costruire dal basso una
città differente, in cui le risorse ambientali siano valorizzate e non
distrutte.
A partire dal nostro percorso, dalle nostre differenze e
dalle relazioni con tante altre realtà con cui condividiamo pratiche politiche,
passione e istanze di trasformazione sociale, abbiamo scelto di essere presenti
nella lista unitaria della sinistra, con la
candidatura del nostro compagno Luca Cangemi, con la convinzione che le
elezioni regionali di domenica 28 ottobre siano un'occasione per dare un
segnale contro il governo, nazionale e globale, dei poteri forti, delle banche
e della finanza, e per liberare la
Sicilia dal sistema poltico-affaristico-mafioso che ha governato
ininterrottamente l'isola, nelle sue versioni cuffariane, berlusconiane e
lombardiane.
Tante e tanti tra noi condividono con Luca impegno e
passione da molto tempo, dal movimento della Pantera, con la lunga occupazione
di palazzo Sangiuliano e di altre facoltà catanesi, e dall’importante esperienza
della “lista contro la mafia”, con cui ci siamo opposti ai baroni dell’ateneo e
di cui Luca è stato espressione nel consiglio d’amministrazione
dell’università. Espressione, non rappresentante, perché crediamo, oggi come
allora, che le lotte non possano essere rappresentate da un singolo, ma che
necessitino di soggetti capaci di farsi strumento delle istanze plurali e
collettive.
A partire da quelle esperienze di movimento, a ventisei anni
Luca, il più giovane parlamentare di rifondazione comunista, continuava insieme
a noi il suo impegno sul territorio, sostenendo lotte e vertenze delle
lavoratrici e dei lavoratori, denunciando concretamente le infiltrazioni
mafiose e affaristiche negli apparati
regionali (sua è la prima interrogazione sullo scandalo dello Iacp). Oltre a
farsi interprete delle istanze di movimento per il diritto ad un sapere critico
in una scuola e un’università pubbliche (ad esempio nella lunga battaglia sul
numero chiuso, che ha permesso a centinaia di ragazze e ragazzi ingiustamente
esclusi di rientrare nel corso di studi scelto e di laurearsi), raccoglieva il
testimone delle lotte operaie e antifasciste delle generazioni precedenti,
riuscendo con un lungo lavoro a far approvare la legge per restituire le
pensioni ai tanti lavoratori licenziati per motivi politici.
Sempre aperto al confronto sulle pratiche concrete di
trasformazione della società, ha saputo riproporre, insieme a tante e tanti
giovani siciliani, gli “scioperi alla rovescia”, mutuati dall’esperienza delle
occupazioni delle terre nel dopoguerra, con cui recuperare luoghi abbandonati
da restituire all’utilizzo sociale, e al tempo stesso strumento di
mobilitazione per il diritto ad un lavoro libero dallo sfruttamento e dalla precarietà.
Senza mai perdere la tenerezza né la passione dell’impegno,
Luca è stato sempre attivo nelle mobilitazioni contro la guerra, per la
smilitarizzazione di Sigonella e contro il Muos, tenendo sempre presenti gli
insegnamenti di Pio La Torre
e l’elaborazione preziosa di pratiche di resistenza attiva del movimento delle
donne. Con la stessa sensibilità e capacità di mettersi in discussione, ha
elaborato il proprio percorso di uomo della differenza, così come ha sempre sostenuto
l’impegno di tante e tanti di noi nel movimento lgbtq, dal primo pride catanese
alla recente e straordinaria esperienza del queer veggie pride, per costruire
insieme una società che valorizzi ogni differenza e respinga sessismo,
razzismo, omo/transfobia, specismo e garantisca una vera giustizia sociale.
Potremmo dire ancora molto, è difficile sintetizzare le
tante esperienze di lotta ed impegno condivise con Luca, e raccontare appieno
il percorso di un compagno tanto appassionato quanto umile, sempre solidale e
disponibile. Altre e altri, più di noi, ne conoscono da vicino l’impegno nel
mondo della scuola e nelle mobilitazioni dei lavoratori precari, e la capacità
di sostenere i difficili percorsi di vita di bambini e adolescenti, dalla sua
esperienza di obiettore di coscienza con i giovani di Nesima fino ad oggi con il
suo lavoro.
Senza mai perdere la tenerezza, giorno dopo giorno, le lotte
costruiscono il futuro.
le compagne e i compagni del circolo città futura