venerdì 25 ottobre 2013
la disumana sanità crocettiana
"Affido a Lucia Borsellino il difficile compito di rinnovare e umanizzare la sanità, proseguendo il lavoro che ha compiuto come dirigente dell'assessorato alla Salute". Con queste parole Crocetta presentava un anno fa l'attuale assessore regionale... ed ecco, infatti, uno dei modi per "rinnovare" ed "umanizzare" la sanità siciliana: un vero e proprio atto di barbarie, che colpisce i soggetti più deboli e svantaggiati, obbligandoli a versare il proprio già scarno assegno di accompagnamento all'ASP per tentare di continuare ad essere assistiti nei centri di riabilitazione. Immaginiamo già che la risposta dell'assessorato sarà adornata di termini come "efficacia ed efficienza" e magari "trasparenza", com'è tipico del vocabolario crocettiano, ma non ci stiamo e non lasceremo sole le persone invalide e le loro famiglie nella richiesta immediata di ritiro del decreto!
Riceviamo da Rita D'Amico:
"Con mia grande sorpresa, e penso anche di molte altre famiglie, ho appreso che con decreto regionale del 2 settembre 2013 la Regione ordina che i soggetti invalidi dovranno versare il proprio assegno di accompagnamento all'ASP, per avere diritto ad essere ancora assistiti dai centri di riabilitazione, di cui mio figlio fa parte, in virtù della compartecipazione in seno alle norme per il riordino delle spese del Servizio Sanitario Regionale...Grazie assessore Borsellino, grazie presidente Crocetta, la vostra sensibilità verso chi ha già avuto la sfortuna di nascere svantaggiato è veramente lodevole...come sempre a pagare sono i soggetti più deboli... "
DECRETO 2 settembre 2013.
Compartecipazione ai costi delle prestazioni riabilitative
psico-fisiche-sensoriali in regime semiresidenziale e residenziale.
L’ASSESSORE PER LA SALUTE
Visto lo Statuto della Regione;
Visti gli articoli 8 quinquies e sexies del D.lgs n. 502/92
e s.m.i. di riordino della disciplina in materia sanitaria,
emanato a norma dell’art. 2 della legge delega n. 421/92;
Visto l’accordo attuativo del Piano previsto dall’art. 1,
comma 180, della legge 30 dicembre 2004, n. 111 ed il
Piano di rientro, di riorganizzazione, di riqualificazione,
di individuazione degli interventi per il perseguimento
dell’equilibrio economico del servizio sanitario regionale
sottoscritto dal Ministro della salute, dal Ministro dell’economia
e delle finanze e dal Presidente della Regione in
data 31 luglio 2007 successivamente approvato dalla
Giunta regionale della Regione siciliana con delibera n.
312 dell’1 agosto 2007;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri del 14 febbraio 2001, recante “Atto di indirizzo e
coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie”;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri del 29 novembre 2001, recante “Definizione dei
livelli essenziali di assistenza”;
Vista la direttiva allegata al decreto n. 1174 del 30
maggio 2008, riguardante nuove disposizioni concernenti
i “Flussi informativi” così come modificato dal D.A. del 30
settembre 2008;
Vista la legge regionale 14 aprile 2009, n. 5, recante
“Norme per il riordino del servizio sanitario regionale” ed
in particolare l’articolo 25, comma 2;
Vista la circolare n. 1266 del 2 marzo 2010, che ha
adottato il nuovo schema di convenzione tra le aziende
sanitarie provinciali e le strutture riabilitative ex art. 26,
legge n. 833/78;
Visto il decreto 4 agosto 2010, con cui sono state rideterminate
per gli anni 2010-2012 le rette dei centri di riabilitazione
ex art. 26, legge n. 833/78;
Visto il parere prot. n. 225-P del 23 ottobre 2012, con
il quale tra l’altro il Tavolo ministeriale di verifica rappresenta
che la mancata definizione della quota di compartecipazione
per i trattamenti di mantenimento/lungo assistenza
dei pazienti disabili in regime residenziale e semiresidenziale
costituisce condizione di inadempienza LEA
e richiama l’Amministrazione ad una compiuta applicazione
delle previsioni in materia di cui al D.P.CM 14 febbraio
2001;
Ritenuto doversi procedere conseguentemente alle indicazioni
ministeriali alla introduzione delle forme di compartecipazione
per i trattamenti di mantenimento/lungo
assistenza per i pazienti disabili in regime residenziale e semiresidenziale
erogati dai centri di riabilitazione;
Decreta:
Art. 1
Ai sensi di quanto previsto dalla tabella A – Prestazioni
e criteri di finanziamento allegata al DPCM 14 febbraio
2001 “Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni
socio-sanitarie” la misura della retta che le aziende
sanitarie provinciali corrisponderanno a decorrere
dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta
Ufficiale della Regione siciliana ai centri di riabilitazione
convenzionati per le prestazioni sanitarie riabilitative ex
art. 26 della legge n. 833/78 erogate in regime residenziale
e semiresidenziale è la seguente:
Tipologia di prestazione RETTA Quota a carico Quota a carico del SSR del Comune
internato 113,00 79,00 34,00
internato grave 148,00 104,00 44,00
seminternato 68,00 48,00 20,00
seminternato grave 90,00 63,00 27,00
Art. 2
La retta dovrà essere corrisposta interamente dalla
ASP al centro di riabilitazione convenzionato.
L’ASP provvederà successivamente a rivalersi nei confronti
del comune di residenza dell’assistito per il recupero
della quota a carico dell’ente locale. I soggetti invalidi
civili beneficiari di “assegno di accompagnamento” sono
tenuti alla corresponsione dell’assegno medesimo mentre
la restante parte della quota di compartecipazione rimane
a carico del comune.
Art. 3
Il presente decreto sarà inviato alla ragioneria centrale
dell’Assessorato della salute per la registrazione e successivamente
alla Gazzetta Ufficiale dell 4 ottobre 2013.