domenica 27 maggio 2012

IbrideVoci presenta: Orgogliose R/esistenze, diciotto anni di movimento gay/lesbo/trans/queer a Catania






















giovedì 31 maggio, dalle ore 19,30, al circolo città futura, via Gargano 37 Catania
inaugurazione della mostra, a cura del collettivo LGBTQ IbrideVoci,
ORGOGLIOSE R/ESISTENZE: 18 anni di movimento gay/lesbo/trans/queer a Catania
videoproiezione "Orgogliosa Resistenza: volti e corpi del Pride", foto di Alberta Dionisi
AperiCena... una serata di incontro e socialità con bar e buffet a volontà a prezzi anticrisi



Esattamente tra un mese, si terrà a Catania un evento unico, che crediamo e auspichiamo possa essere il primo di una serie di appuntamenti in molte altre città: il 29 giugno 2012 si svolgerà il QUEER VEGGIE PRIDE, la prima festa dell’orgoglio gay/lesbo/trans antispecista.
Abbiamo pensato questa iniziativa a partire da noi, dalla nostra fondamentale prospettiva antispecista e dalla politicità della nostra scelta di orientamento sessuale, per invitare tante altre soggettività a confrontarsi ibridamente su questi temi.
Per questo, ad un mese dal Pride, che ci vedrà presenti anche al corteo del 30 giugno con uno spezzone orgogliosamente antispecista, con altrettanto orgoglio presentiamo la mostra “ORGOGLIOSE R/ESISTENZE, diciotto anni di movimento gay/lesbo/trans a Catania”: non una semplice rievocazione del passato, ma un percorso tra le nostre esperienze di militanza nel movimento lgbtq, che segni un’apertura verso le lotte del futuro.
Lotte che hanno le loro radici nelle mobilitazioni a Comiso, tra il 1982 e il 1984, quando, insieme al movimento pacifista e nonviolento e al partito comunista italiano, guidato da Pio La Torre, donne di tutta Europa, forti di una riflessione radicale sul patriarcato e la sua violenza, bloccavano con azioni nonviolente l’impianto dei missili nucleari Nato. Nel pieno della mobilitazione contro la guerra in Iraq, nel 2003, raccoglievamo il testimone delle donne che avevano saputo opporre i loro corpi e la loro resistenza alla decisione americana di installare terribili ordigni nucleari a Comiso, allestendo, con i materiali donatici da Emma Baeri, la mostra “Inventari della memoria”, di cui in questa occasione riproponiamo una parte.
Lotte che sono proseguite nel decennio successivo: le foto del primo Pride in Italia, tenutosi a Roma nel 1994, prima orgogliosa reazione a quello che sarebbe stato il ventennio del patriarcato berlusconiano, documentano la colorata ma oltremodo politica presenza delle donne del movimento lesbico. Sei anni dopo, poco prima del World Pride del 2000 che avrebbe visto oltre un milione di gioiose e dirompenti presenze nel grande corteo a Roma, il nostro circolo – con l’ormai storico striscione “libere e liberi di amare” – è tra i promotori del primo corteo cittadino dell’orgoglio lgbtq.
I primi quattro Pride del millennio costituiscono per il movimento catanese un momento determinante di confronto politico e di lotta contro ogni discriminazione, di genere, di orientamento sessuale, di razza, di diversabilità… oggi IbrideVoci propone di riaprire il confronto su questi temi, a partire dalla scelta politica antispecista, che ci caratterizza; poiché siamo consapevoli di come “il sistema capitalistico abbia portato la reificazione alle conseguenze estreme della mercificazione dei viventi” come scrive Annamaria Rivera, riteniamo fondamentale “costruire nuove pratiche che mettano radicalmente in discussione tutte le forme di violenza e sfruttamento, poiché su di esse si fondano le perverse logiche di dominio del capitale“ (manifesto politico del collettivo lgbtq IbrideVoci).
Due videoproiezioni accompagnano la mostra: “Voci Queer… IbrideVoci” - in cui spicca l’importante iniziativa contro l’omo/transfobia “una giornata particolare”, a cui il circolo città futura ha contribuito con impegno e convinzione - e “Orgogliosa Resistenza: i volti e i corpi del Pride”, con le bellissime foto di Alberta Dionisi, che colgono le emozioni e i desideri di chi ha attraversato gioiosamente le strade della città, resistendo orgogliosamente alle fanatiche alzate di scudi di un sistema politico sordo e completamente delegittimato e opponendosi ai tentativi di omologazione di un biopotere economico-finanziario che non ci vede come “corpi desideranti” ma come “segmenti di marketing”.
“Alla violenza della parola e delle pratiche dominanti vogliamo opporre l’alterità delle nostre soggettività desideranti e l’irriducibilità dei nostri corpi, contro le logiche perverse di un capitalismo che trasforma ogni corpo in merce, come accade a centinaia di donne e uomini migranti, deportati e privati di ogni dignità umana, e come accade con i corpi degli animali non umani, sfruttati, deanimalizzati e reificati, trasformati dal mercato globale in prodotto di consumo senza identità“ (manifesto politico del collettivo lgbtq IbrideVoci).
Essere gay, lesbiche, trans non significa soltanto lottare per il riconoscimento di diritti formali, ma praticare relazioni di amore e desiderio, transiti di pacifica ribellione verso un futuro di accoglienza ed armonia tra tutte le specie viventi.