valerio cairone e liborio natali |
SABATO 29 dicembre 2012, dalle 20,30, al circolo città futura, via Gargano 37 Catania, una serata di festa e socialità resistente con un'ottima cena, cultura e musica!
nel corso della serata LIBORIO NATALI, attore ed autore teatrale, interpreterà alcuni brani da "I miei sette figli" di Alcide Cervi, e VALERIO CAIRONE, poliedrico musicista, si esibirà con gli strumenti della tradizione popolare, dall'organetto alla zampogna.
sarà anche una bella occasione per scambiarci gli auguri per il nuovo anno, con una prelibata varietà di paste, timballi e lasagne, accompagnate da un buffet di altre gustose pietanze, da un grande assortimento di dolci e dall'ottimo vino etna doc, tutto come sempre a volontà e a prezzi popolari, con sottoscrizione ridotta per studenti e disoccupati!
nel luglio del 1943, per festeggiare la caduta del fascismo e per sfamare la popolazione provata dagli stenti della guerra, la famiglia Cervi preparava, con tutte le proprie risorse, una gran quantità di pasta da condividere nella piazza di Campegine...
per ricordare i sette fratelli partigiani, caduti per mano nazifascista il 28 dicembre 1943, e tenere alta la memoria delle loro lotte e del loro impegno sociale, li celebriamo come ci ha insegnato papà Cervi: "ho sentito tanti discorsi sulla fine del fascismo, ma la più bella parlata è stata quella della pastasciutta in bollore".
nel corso della serata LIBORIO NATALI, attore ed autore teatrale, interpreterà alcuni brani da "I miei sette figli" di Alcide Cervi, e VALERIO CAIRONE, poliedrico musicista, si esibirà con gli strumenti della tradizione popolare, dall'organetto alla zampogna.
sarà anche una bella occasione per scambiarci gli auguri per il nuovo anno, con una prelibata varietà di paste, timballi e lasagne, accompagnate da un buffet di altre gustose pietanze, da un grande assortimento di dolci e dall'ottimo vino etna doc, tutto come sempre a volontà e a prezzi popolari, con sottoscrizione ridotta per studenti e disoccupati!
nel luglio del 1943, per festeggiare la caduta del fascismo e per sfamare la popolazione provata dagli stenti della guerra, la famiglia Cervi preparava, con tutte le proprie risorse, una gran quantità di pasta da condividere nella piazza di Campegine...
per ricordare i sette fratelli partigiani, caduti per mano nazifascista il 28 dicembre 1943, e tenere alta la memoria delle loro lotte e del loro impegno sociale, li celebriamo come ci ha insegnato papà Cervi: "ho sentito tanti discorsi sulla fine del fascismo, ma la più bella parlata è stata quella della pastasciutta in bollore".