Venerdì 25 gennaio, alle 17,30 presso Scenario Pubblico di Catania, presentazione del libro
Diritto liquido? La governance come nuovo paradigma della politica e del diritto
Il termine governance è diventato uno dei più ricorrenti nel dibattito politico e istituzionale, svolgendo sempre più una funzione di concetto passe-partout nel lessico pubblico, tanto più in uso anche nel linguaggio dei media quanto più inafferrabile nel suo significato. Per questo è necessario interrogarsi sulle cause di tale affermazione, sui significati politici, istituzionali e filosofici che in questo percorso sono implicati e su quali trasformazioni sul terreno della fenomenologia giuridica questo "fenomeno" esprime.
Il successo della governance Theory è senza dubbio una delle manifestazioni dell'inquietudine che attraversa la scienza politico-giuridica da un ventennio a questa parte. Fa parte di quella "febbre" di innovazione che il complesso di processi economici e culturali che chiamiamo globalizzazione ha imposto alle scienze delle istituzioni politiche e alla teoria dei processi di produzione della normatività giuridica. Rispetto a questo scenario, sembra che la teoria politica abbia eletto la nozione di governance a idea privilegiata per descrivere i mutamenti delle interazioni tra istituzioni politiche e interessi presenti nella società. Per queste ragioni, l'analisi condotta nel libro si rivolge ai contesti istituzionali in cui il principio politico-normativo dellagovernance è venuto affermandosi, assumendo il significato che ne connota il suo utilizzo attuale.
Muovendo da una critica di fondo alla "sociologia della globalizzazione", nella misura in cui essa più che un'analisi del presente si svela come un progetto politico-culturale, si tenta di cogliere i punti essenziali che sfidano la filosofia politica dei nostri giorni, ponendo l'accento sulla persistenza della centralità politica e giuridica dell'istituzione statale. In tale prospettiva, quello che nel volume viene chiamato il "paradigma della governance " appare come una proposta teorica che, nel configurarsi come strumento per il superamento delle contraddizioni della democrazia rappresentativa, sembra celare un potente meccanismo di neutralizzazione della conflittualità presente nelle società contemporanee e di spoliticizzazione dello spazio collettivo.
Diritto liquido? La governance come nuovo paradigma della politica e del diritto
di Giovanni Messina
Franco Angeli editore
Il termine governance è diventato uno dei più ricorrenti nel dibattito politico e istituzionale, svolgendo sempre più una funzione di concetto passe-partout nel lessico pubblico, tanto più in uso anche nel linguaggio dei media quanto più inafferrabile nel suo significato. Per questo è necessario interrogarsi sulle cause di tale affermazione, sui significati politici, istituzionali e filosofici che in questo percorso sono implicati e su quali trasformazioni sul terreno della fenomenologia giuridica questo "fenomeno" esprime.
Il successo della governance Theory è senza dubbio una delle manifestazioni dell'inquietudine che attraversa la scienza politico-giuridica da un ventennio a questa parte. Fa parte di quella "febbre" di innovazione che il complesso di processi economici e culturali che chiamiamo globalizzazione ha imposto alle scienze delle istituzioni politiche e alla teoria dei processi di produzione della normatività giuridica. Rispetto a questo scenario, sembra che la teoria politica abbia eletto la nozione di governance a idea privilegiata per descrivere i mutamenti delle interazioni tra istituzioni politiche e interessi presenti nella società. Per queste ragioni, l'analisi condotta nel libro si rivolge ai contesti istituzionali in cui il principio politico-normativo dellagovernance è venuto affermandosi, assumendo il significato che ne connota il suo utilizzo attuale.
Muovendo da una critica di fondo alla "sociologia della globalizzazione", nella misura in cui essa più che un'analisi del presente si svela come un progetto politico-culturale, si tenta di cogliere i punti essenziali che sfidano la filosofia politica dei nostri giorni, ponendo l'accento sulla persistenza della centralità politica e giuridica dell'istituzione statale. In tale prospettiva, quello che nel volume viene chiamato il "paradigma della governance " appare come una proposta teorica che, nel configurarsi come strumento per il superamento delle contraddizioni della democrazia rappresentativa, sembra celare un potente meccanismo di neutralizzazione della conflittualità presente nelle società contemporanee e di spoliticizzazione dello spazio collettivo.