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sabato 14 dicembre 2013

rassegna cinemArte, speciale Derek Jarman










dopo cineletterario, una nuova rassegna dedicata all'arte e accompagnata da té, tisane e dolci, per una domenica pomeriggio di cultura e convivialità

domenica 15 dicembre ore 17,30
CARAVAGGIO
capolavoro del poliedrico cineasta
e artista Derek Jarman

domenica 22 dicembre ore 17,30
CARRINGTON
Emma Thompson interpreta l’artista Dora
nel fermento del circolo di Bloomsbury

venerdì 10 gennaio ore 18,30
THE GARDEN
a grande richiesta un altro capolavoro di Derek Jarman
insieme all'AperiCena!

lunedì 18 novembre 2013

italo calvino: l'arte, la musica, l'impegno - incontro, concerto e cena veg letteraria










SABATO 7 DICEMBRE, dalle 20, al circolo città futura (via Gargano 37 Catania), a conclusione del ciclo di eventi dedicati ad Italo Calvino, per il suo 90° anniversario:
-PERCORSI TRA ARTE, MUSICA E IMPEGNO nell'opera del grande intellettuale, interventi di Anna Di Salvo (Città Felice Catania) e Alberto Rotondo (circolo città futura).
-CANTACRONACHE SPERIMENTALE, Gregorio Lui interpreta le canzoni di Calvino.
-LE CITTA' INVISIBILI E ALTRE STORIE, personale fotografica di Alberta Dionisi.
-CENA VEG LETTERARIA "I LUOGHI DI CALVINO, DA CUBA ALLA TOSCANA".

domenica 17 novembre 2013

rassegna cineletterario: "un angelo alla mia tavola"


















Martedì 19 novembre, alle 18, per la rassegna cineletterario al circolo città futura, "Un angelo alla mia tavola", di Jane Campion, trascinante biografia di Janet Frame (1924), la maggiore scrittrice neozelandese vivente, che patì nove anni di manicomio e 200 elettroshock e si salvò dalla lobotomia grazie a un premio letterario. Basata sull'autobiografia in tre parti della scrittrice (Nella tua terra, Un angelo alla mia tavola, L'inviato di Mirror City) è un'opera che, dopo Sweetie e prima dell'acclamato Lezioni di piano, ha reso Campion una dei cineasti emergenti degli anni '90. Film sulla letteratura, notevole per la forte fisicità della scrittura, l'acume psicologico senza concessioni allo psicologismo, l'arte del suggerire soltanto i passaggi esplicativi, la capacità di mostrare i grandi spazi, il rifiuto del binomio romantico di genio e follia. Leone d'argento a Venezia 1990 dove, per molti, avrebbe meritato l'oro.

domenica 3 novembre 2013

"le città invisibili", personale fotografica di Alberta Dionisi


































in occasione del 90° anniversario di Italo Calvino, il Circolo Città Futura propone una serie di iniziative dedicate a uno dei più grandi intellettuali italiani.

VENERDì 8 novembre, dalle ore 19.30 al circolo città futura (via Gargano, 37, Catania), inaugurazione della personale fotografica di Alberta Dionisi " LE CITTA' INVISIBILI E ALTRE STORIE".
Intervento musicale di Alessandro Campanella al flauto traverso.
Letture di Mario Bonica da "Le città invisibili" di Italo Calvino.

sarà possibile visitare la personale nei mesi di novembre e dicembre durante i giorni di apertura, in tutte queste occasioni troverete anche una sala VINTAGE con le creazioni di Lukart, il bric-à-brac e una bella selezione di libri.

giovedì 31 ottobre 2013

a centrocontemporaneo "voci dal fondo del mediterraneo", di centro sperimentale keré teatri differenti







SABATO 2 novembre, in occasione della seconda giornata di Centrocontemporaneo a piazza Manganelli e dintorni, alle ore 19 e alle ore 22, presso palazzo Trigona, in via Montesano,
VOCI DAL FONDO DEL MEDITERRANEO, da un progetto-laboratorio contro il reato di clandestinità del Centro Sperimentale Kerè teatri differenti.

Con Mario Bonica, Benedetto Caldarella, Filippo Manno, Elena Rosa, Cinzia Insinga…

Installazione video di Aldo Kappadona.

Impianto scenico e costumi di Concetta Rovere.

Testi da: Randagio Clandestino e dall’omonimo volume di testi poetici degli allievi della scuola media Tomasi di Lampedusa di Gravina di Catania

Un cerchio dentro cui “galleggiano” frammenti di vita: foto, giocattoli, scarpette, lettere. Fuori dal cerchio sei figure in nero di spalle che guardano un immaginario orizzonte. Rumore d’acqua e di battelli, voci indistinte che parlano, che cantano, che tacciono (forse per sempre). Tutto lo spazio è “in fondo al mare”: si intravvedono volti o mani trasportati dalle correnti marine. Nient’altro… e i sei personaggi in nero raccontano qualcosa all’orizzonte immaginario, a una terra a cui non approderanno.

Sono in fondo al mare
Sola
Una voce mi culla.
Il mare
Non voleva farmi del male
E mi abbracciava
Era una voce di donna
Melodiosa
Dolce
Mi consolava
Ma i bambini non erano con me

lunedì 28 ottobre 2013

vent'anni di Città Felice a Catania, martedì 5 novembre "e ora è festa!"
















Vent'anni di presenza femminile e amore per Catania che hanno segnato la Città con iniziative, elaborazioni, pubblicazioni, creazioni artistico-performative, nel segno del pensiero e della pratica politica delle donne e di uomini che ne hanno riconosciuta l'importanza. Presenza caratterizzata anche dal lavoro serrato in alcuni quartieri a partire dalle relazioni con le donne e gli uomini che li abitano per impedire scempi e speculazioni ma anche per sottolinearne la bellezza!

Martedì 5 novembre 2013 alle h. 17 nella prestigiosa cornice del palazzo della Cultura di Catania, (via Vittorio Emanuele 121) alla sala Conferenze del primo piano, per godere degli interventi artistici, musicali, visivi e poetici che insieme ad alcune testimonianze, narreranno la storia della Città Felice a Catania. Inoltre saranno con noi per festeggiare e darci forza, anche alcune amiche della rete delle Città Vicine provenienti da varie parti d'Italia...

dopo le h. 19 la festa continua alla CGIL (via Crociferi 40), con l'inaugurazione della mostra collettiva-itinerante: "Lampedusa porta della vita" a cura delle Città Vicine e dell'associazione "Colors Revolutions" di Lampedusa che rimarrà esposta per la durata di una settimana.
Il tema “Lampedusa porta della vita” fa riferimento ed esprime la drammaticità e la felicità di donne e uomini migranti quando in lontananza intravedono la Porta di Lampedusa quale salvezza e accesso a una nuova vita. E’ questa un’ emozione che vede partecipi anche le donne e gli uomini abitanti l’isola, in un’inter-azione di desideri, curiosità, perplessità e bellezza tra chi arriva e chi accoglie. Intrecci di relazioni e scambi che Lampedusa da sempre ha favorito grazie alla sua posizione geografica e alla sua vocazione all’ospitalità.


domenica 20 ottobre 2013

Italo Calvino, dalla favola alla tavola: dibattito e cena vegletteraria










in occasione del 90° anniversario di Italo Calvino proseguono al circolo città futura le iniziative dedicate a uno dei più grandi intellettuali italiani.
dopo la bella serata con il cineletterario (Il cavaliere inesistente è ora disponibile on line),
SABATO 26 ottobre, dalle ore 19,30, al circolo città futura (via Gargano, 37, Catania)
DALLA FAVOLA ALLA TAVOLA: PERCORSI LETTERARI E GASTRONOMICI NELLE OPERE DI ITALO CALVINO. interventi di Dario Stazzone, Chiara Platania.
CENA VEGAN LETTERARIA con le ricette della narrativa di Calvino.

no al circo con animali! lettera alle scuole e ai comuni

SPECISMO è RAZZISMO!






















La presente lettera verrà spedita a tutte le scuole e a tutte le amministrazioni comunali della provincia catanese corredata dalle firme di associazioni e singoli cittadini. Sottoscrivete in tanti entro domani! La lettera dev'essere inoltrata subito! Giovedì 24 ottobre il circo di Viviana Orfei inizia gli spettacoli alla Playa di Catania. BOICOTTARE E' UN DOVERE CIVICO!

MA CHE FINE HANNO FATTO I PAGLIACCI DEI MANIFESTI DI UN TEMPO? VUOI VEDERE CHE SONO STATI MANGIATI PER SBAGLIO DAL POVERO LEONE BIANCO O DALLA TIGRE ROSA GIALLA E BLU IN CRISI DI IDENTITA’?

Fino a pochi anni addietro l’arrivo di un circo in città era preannunciato da grandi manifesti colorati da cui un bel faccione di clown sorrideva a grandi e piccini, promettendo allegria e ingenue risate. Erano i pagliacci la grande attrazione del circo e poi i giocolieri, gli uomini e le donne volanti sui trapezi, l’emozione di uno spettacolo antico in cui c’erano “anche” il leone o l’elefante indiano, c’erano “anche” gli animali. Ma la vera grande attrazione per i bambini erano loro: i pagliacci! Oggi nei manifesti dei circhi il faccione del clown è letteralmente scomparso: unica “merce” esposta a grandi e piccini dai grandi manifesti affissi anche negli spazi non autorizzati sono loro, leoni e tigri bianchi e rosa, l’ippopotamo più grande del mondo, tutti in primissimo piano, a testimoniare la barbarie e la voglia immorale di far divertire i nostri bambini sulle sofferenze di animali costretti in gabbia e sottoposti ad addestramenti che ne snaturano la loro natura e offendono la dignità di quei poveri animali e degli esseri umani che corrono ad ammirare le meravigliose creature della savana con lo stesso spirito con cui qualche secolo addietro si accorreva nelle piazze ad ammirare e a ridere dei selvaggi con la pelle nera importati dall’Africa per essere venduti come schiavi. La logica di chi sta ammazzando lo spettacolo del circo dall’interno è semplice e funzionale al teppismo di massa a cui vengono da decenni “diseducati” i nostri figli e le nostre figlie dai media e dai modelli consumistici: chi volete che sia ancora così ingenuo da ridere dei lazzi dei clowns o delle torte in faccia? Chi pensate che possa ancora emozionarsi a guardare col naso in su gli angeli del trapezio? Ci vuole la belva feroce, ma non semplicemente il leone che salta l’anello di fuoco, ora il leone dev’essere bianco e non basta più nemmeno l’elefante che si regge su una zampa; ora ci vuole l’animale più esotico che esista, ci vuole l’ippopotamo più grande del mondo costretto a muoversi in una vasca da bagno, perché sarà proprio lo spettacolo dello snaturamento di un essere senziente a suscitare la curiosità e il divertimento di grandi e piccini. Ora il pubblico riderà unicamente della feroce tigre che si comporta come un gattino d’appartamento, riderà della giraffa costretta a muoversi in uno spazio totalmente estraneo ai suoi bisogni d’animale selvatico e che magari domani tenterà inutilmente di fuggire a un destino infame per morire di crepacuore in mezzo al traffico cittadino… Questa è l’etica dei circhi che in questi giorni stanno invadendo le piazze di tante città etnee invitando grandi e piccini a ridere della violenza perpetrata a danno di creature innocenti. Ecco allora che non è assolutamente giustificabile la scelta che operatori scolastici e genitori poco sensibili ai problemi educativi e di formazione dell’infanzia potrebbero compiere in questi giorni accettando l’invito dei circhi-zoo a portare intere scolaresche ad assistere allo spettacolo più antieducativo del momento. Ecco dunque il perché dell’invito che tanti esponenti della SOCIETÀ CIVILE (non solo animalisti, ma sottolineo, SOCIETÀ CIVILE) oggi inoltriamo a dirigenti scolastici e docenti della scuola dell’obbligo, agli amministratori delle città impegnati nel difficile compito di rendere i nostri territori meno violenti e più vivibili per tutti, affinché non accettino di sporcare le coscienze dei nostri figli con la barbarie del circo con animali.

Mario Bonica per Catania Antispecista.

(il circolo città futura aderisce all'iniziativa)

mercoledì 9 ottobre 2013

vegan party, venerdì 11 ottobre una grande festa per la liberazione di tutt* gli esseri viventi


































Venerdì 11 ottobre, VEGAN PARTY duemilatredici, al cortile cgil, via crociferi, 40, Catania.
Una bellissima serata di festa per la liberazione di tutt* gli esseri viventi!
Tanta musica live con Banda Oriental, Paolo Capizzi, Valerio Cairone e Giorgio Maltese, Gregorio Lui.
All'OSTERIA VEGAN potrete gustare un piatto misto con tante specialità a soli 5 euro... non mancate!


domenica 6 ottobre 2013

12 ottobre: lotte, R/esistenz* e Costituzione. dibattito e cena










sabato 12 ottobre una grande manifestazione nazionale potrà dare il via ad un autunno caldo di lotte e R/esistenze... leggi il testo completo

per chi stavolta non potrà essere a Roma, il circolo città futura propone una serata di dibattito, dalle ore 20, in via gargano, 37, catania, per riascoltare e commentare insieme gli interventi conclusivi di Landini e degli altri promotori.
come sempre ci sarà un'ottima cena vegan a prezzi popolari!


lunedì 30 settembre 2013

cineletterario: tre film & tre aperitivi


































Martedì 15 ottobre, in occasione del 90° anniversario di Italo Calvino, il circolo città futura inaugura "cineletterario", un ciclo di tre film con aperitivo:

martedì 15 ottobre
Il cavaliere inesistente (il film è ora disponibile on line sul blog)
di Pino Zac – 1970
dal romanzo di Italo Calvino
introduce Dario Stazzone

martedì 19 novembre - ore 18
Un angelo alla mia tavola
di Jane Campion – 1990

martedì 26 novembre - ore 18
Ancora una domanda Oscar Wilde
di Gregory Ratoff – 1960



vintage e fotografia al circolo città futura
















dopo la bella iniziativa dedicata al riciclo e alla creatività di venerdì scorso, due appuntamenti pomeridiani al circolo città futura con gli accessori e l'abbigliamento vintage di Lukart, le originali creazioni di StePe.Design&Co. i saponi naturali di Magda Benigno Ingo, il bric-à-brac e le riviste d'epoca, e con le fotografie del ciclo "Sicilitudine" di Alberta Dionisi :
mercoledì 2 ottobre
sabato 5 ottobre
dalle 17 alle 19,30

sabato 14 settembre 2013

Riduco, Riuso, Riciclo: vintage in Piazzetta Gramsci!

RIDUCO i consumi e non spreco risorse
RIUSO attraverso lo scambio e la condivisione collettiva
RICICLO con creatività e non produco rifiuti

venerdì 27 settembre, dalle 19,30, una nuova occasione di socialità e partecipazione collettiva nella colorata piazzetta Gramsci e al circolo città futura:
- DESIGN & RICICLO CREATIVO: dagli abiti vintage agli arredi di design, dagli utili accessori realizzati con materiali di riciclo al bric-à-brac
- BOOKCROSSING: la panchina dello scambio di libri
- FOTOGRAFIA: "Sicilitudine" di Alberta Dionisi
- CENA REVIVAL: le indimenticabili ricette degli anni '60/'80 rivisitate in stile vegan & musica a tema

mercoledì 28 agosto 2013

piazzetta Gramsci, restituire uno spazio urbano alla socialità




















Piazzetta Gramsci, proseguono i lavori per restituire un piccolo spazio urbano alla socialità; grazie ai suggerimenti delle ragazzine del quartiere, che con entusiasmo hanno accolto i nuovi colori della piazza come possibilità di riappropriazione della città, realizzati giochi da strada e una bella fioriera per le piante aromatiche locali.


giovedì 22 agosto 2013

piazzetta Gramsci: domenica 1° settembre inaugurazione con autoproduzioni e design, street food e musica











Catania non ha mai dedicato una piazza a Salvatore Novembre, ucciso a piazza Stesicoro durante le manifestazioni del luglio '60, né a Graziella Giuffrida, maestra e partigiana. E' il momento che la città ricordi degnamente questi due giovani antifascisti anche nella toponomastica.
Nemmeno Antonio Gramsci, il più grande intellettuale italiano, compare nello stradario catanese; per questo il circolo città futura gli dedica un piccolo spazio urbano recuperato, minuscolo ma simbolico esempio di una socialità differente.
DOMENICA 1° SETTEMBRE INAUGURAZIONE DI PIAZZETTA GRAMSCI, dalle 19,30 in poi: autoproduzioni, vintage e artigianato, musica con Gregorio Lui e cena street food (dalla cipollina catanese alla spanakopita greca, tante specialità dal mondo, tutte vegan!).

domenica 21 luglio 2013

salviamo il mare! giovedì 1 agosto presentazione inchiesta e cena















GIOVEDì 1° AGOSTO 2013, alle 20,30, al circolo città futura (via gargano 37 catania) presentazione dell'inchiesta collettiva sulle spiagge & CENA VEGAN "ferragosto siciliano: da pasta o furnu a parmiggiana, do sfinciuni o muluni..."

INCHIESTA COLLETTIVA SULLE SPIAGGE DELLA COSTA IONICA: il circolo città futura promuove la costruzione collettiva di un dossier dettagliato sulla condizione di spiagge, mare e servizi pubblici lungo tutta la costa ionica della sicilia.
gireremo tanti luoghi, per denunciare la costante privatizzazione delle spiagge e degli accessi al mare, per vigilare sulle condizioni ambientali, per chiedere servizi essenziali per le spiagge pubbliche, ma anche per condividere e far scoprire luoghi bellissimi...
PER PARTECIPARE: inviare sulla posta di facebook o su circolocittafutura@gmail.com testi, foto e video,
sono invitati a costruire collettivamente l'inchiesta singoli, gruppi e associazioni

queer veggie pride 2013, i video

mercoledì 10 luglio 2013

inchiesta collettiva sulle spiagge della costa ionica siciliana















INCHIESTA COLLETTIVA SULLE SPIAGGE DELLA COSTA IONICA

per tutto il mese di luglio, il circolo città futura promuove la costruzione collettiva di un dossier dettagliato sulla condizione di spiagge, mare e servizi pubblici lungo tutta la costa ionica della sicilia.
gireremo tanti luoghi, per denunciare la costante privatizzazione delle spiagge e degli accessi al mare, per vigilare sulle condizioni ambientali, per chiedere servizi essenziali per le spiagge pubbliche, ma anche per condividere  e far scoprire luoghi bellissimi...

PER PARTECIPARE: inviare sulla posta di facebook o sulla mail circolocittafutura@gmail.com testi, foto e video, sono invitati a costruire collettivamente l'inchiesta singoli, gruppi e associazioni.

giovedì 4 luglio 2013

"a fera bio" senza sede? il comune offra subito cortile platamone!






















"'A fera bio", l'ormai tradizionale appuntamento con i piccoli produttori agricoli bio e con l'artigianato ecosostenibile, è nuoavemente senza sede. Dopo aver cambiato vari spazi, da ultimo il monastero dei benedettini e, per i prossimi tre appuntamenti estivi serali, il cortile dell'istituto "A. Gioeni", il mercatino rimarrà senza sede. Il circolo città futura propone che l'amministrazione comunale metta subito a disposizione, gratuitamente e settimanalmente, in modo da poter incrementare gli appuntamenti, il cortile Platamone (bellissimo spazio del centro storico che, ormai quasi vent'anni fa, siamo stat* fier* di occupare per strapparlo al suo destino di deposito di camion della nettezze urbana, affinché fosse restituito alla città).

circolo città futura

giovedì 27 giugno 2013

comunismo e cura, pratiche d'amore



















“Quando sei nato non puoi più nasconderti”. Mi piace iniziare così, con la citazione del titolo di un celebre film di Marco Tullio Giordana, il mio report sul mio percorso di vita, politico e lavorativo. E, se come diceva Gramsci le autobiografie sono un atto d’orgoglio, con quest’incipit ho quanto meno l’impressione di agire con più umiltà, presentando come necessaria e inevitabile la mia scelta di operare nell’ambito del volontariato e di essere un’attivista comunista.
Due percorsi che non si escludono, ma si intersecano e si nutrono vicendevolmente di linfa rinnovata, sfatando le convinzioni di quanti credono ancora che la sinistra non si sposi con il messaggio cristiano. Ma quale messaggio è più dirompente, rivoluzionario, ecumenico ed innovativo se non quello di Cristo che auspicava l’aiuto reciproco, lottava contro ogni forma narcisistica di individualismo, per risvegliare la coscienza morale insita in ogni essere umano? E poco importa se sia stato Cristo o qualcun altro a predicare l’amore per il prossimo, quello che più importa è che, se davvero si è uomini e donne, dotati e dotate di raziocinio e di animus, non ci si può nascondere dietro l’indifferenza e il più comodo qualunquismo dinanzi alle difficoltà che hanno coloro che condividono con noi lo stare nel mondo.
Per dirsi cittadini/e attivi/e non basta semplicemente appartenere a una comunità, usufruire dei suoi servizi e godere a vario titolo di rapporti sociali, ma è necessario agire la cittadinanza, vale a dire partecipare attivamente, ciascuno con le sue potenzialità e nei modi più congeniali al suo essere, in modo tale che il nostro passaggio su uno dei tanti mondi possibili in cui ci è stato dato di vivere abbia un senso per noi e per gli altri. Se mi volgo indietro nel tentativo di ricostruire i quadri della memoria per rintracciare il momento in cui decisi di praticare il volontariato, mi  vengono in mente le parole del vangelo di Giovanni (20, 15-19) che rappresenta il momento in cui Cristo, dopo la resurrezione, nello spezzare il pane disse a Pietro: “In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi”. Chi gode di buona salute o di una giovane età, o di entrambe le cose, a volte non si rende conto di quanto sia difficile per una persona con problemi motori compiere anche il più facile dei movimenti. Ecco cosa mi ha spinto quasi venti anni  fa ad iniziare a fare volontariato con i fratelli e le sorelle in difficoltà. Ogni volta che parto per un pellegrinaggio o sono impegnata in una giornata con coloro che sono in difficoltà ritorno a casa carica di nuova energia e di nuove esperienze che mi permettono di apprezzare la vita nelle semplici cose quotidiane. Non si tratta soltanto di un tuffo nel dolore per trarre egoisticamente quello che c’è di buono, ma di un vero e continuo cambiamento e rimodellamento di prospettiva nell’approccio alla vita.
Dalle piccole cose nascono le grandi cose e dai piccoli passi nasce un grande viaggio, quello della vita, che è unica e irripetibile e a cui soltanto noi, se veramente lo vogliamo, possiamo dare una direzione di senso, ritrovando la bellezza al di là delle nostre paure, dei nostri fantasmi e del nostro presunto concetto di “normalità”. Conoscendo gli altri si conosce meglio se stessi e si entra in contatto con i recessi più intimi della nostra anima che, soli, ci consentono di vivere nella verità, quella che cerco di perseguire con ostinazione.
La pratica della cura sperimentata all’interno dell’associazione di volontariato ha influenzato successivamente le mie scelte lavorative inducendomi a completare il mio curriculum di studi con il conseguimento del titolo di specializzazione all’insegnamento per le attività di sostegno che ho impiegato per divenire docente di sostegno nelle scuole secondarie di secondo grado. Una scelta pienamente sentita e rinnovata quotidianamente sul campo attraverso il rapporto educativo-didattico che di anno in anno si instaura con i ragazzi e con le ragazze in condizione di diversabilità che mi sono stati/e assegnati/e. Si tratta di un’esperienza di insegnamento che va ben al di là dei ristretti recinti disciplinari inducendoti non soltanto a cimentarti in discipline lontane dal tuo percorso di studi, ma anche a metterti in gioco per superare giornalmente le difficoltà di contesto determinate dalla mancata, finta o debole accettazione di quanti fra colleghi e colleghe credono che il docente di sostegno sia una figura accessoria e per di più agevolata dovendo prendersi in carico un solo o al massimo due elementi. Talvolta ci si imbatte in difficoltà di contesto dovute ad una non ben radicata cultura dell’integrazione che rende miopi e poco lungimiranti sull’importanza che riveste l’inserimento delle persone diversabili nel contesto scolastico, che per eccellenza dovrebbe essere il nucleo preparatorio della società.
Dall’inizio della mia carriera d’insegnante di sostegno ad oggi mi è capitato più volte di sentire pareri discordanti sull’inserimento degli/delle alunni/e diversamente abili con  riferimenti nostalgici alle scuole differenziali di un tempo. L’integrazione può e deve avvenire attraverso il coinvolgimento scolastico e non attraverso le scuole speciali, ciò che deve migliorare, semmai, è il modo in cui si opera. L’aumento delle ore di sostegno, del personale igienico sanitario, l’efficienza delle strutture e dei luoghi scolastici sono le condizioni necessarie perché si operi in vista di un’effettiva integrazione. Quello che dovremmo sforzarci di comprendere è che è proprio la differenza a costituire una ricchezza e che dovremmo utilizzarla come risorsa per la società intera. Non è raro accorgersi del fatto che in alcuni casi a scuola si  ripetano le stesse dinamiche della società, dinamiche volte a massificare l’opinione e a spegnere la specificità delle singole individualità.
E del resto la lotta per il mantenimento della specificità individuale nel rispetto del bene collettivo non è che uno dei tanti fronti in cui si dispiega l’attivismo comunista, che ho intrapreso da qualche anno e respirato da quand’ero bambina. Il ritorno a Catania, mio luogo di nascita, è stato un vero e proprio ritorno alle radici, intese come basi essenziali per il dispiegarsi della mia personalità. L’incontro con i compagni e le compagne è stato vitale e salvifico nel momento in cui ha dato ulteriore conferma ai miei convincimenti. Soltanto impegnandosi concretamente in modo tale che tutti possano usufruire delle stesse opportunità, senza che si ripetano cristallizzate disuguaglianze, si può avere la sensazione di esercitare al meglio la cittadinanza. Condividendo desideri, lotte e modi di essere, essendo semplicemente se stessi, come accade nel circolo Città Futura di Catania, puoi avere anche un’altra opportunità non indifferente, quella di ascoltare, di essere ascoltato e di ascoltarti, evitando il rischio di essere profeta/essa o schiavo/a di una verità assoluta.

Marinù Biscuso