giovedì 26 gennaio 2012

domenica 29 gennaio, antispecismo: un altro mondo possibile













DOMENICA 29 GENNAIO
dalle ore 19 alle 22, in va Macherione, 21 Catania

CONVIVIUM KERE' - (Laboratorio di libero pensiero tra poesia, arte, politica e cibo cruelty-free…)

Incontrarsi su:
ANTISPECISMO: UN ALTRO MONDO POSSIBILE...
nell'ambito della "Settimana Mondiale per l'Abolizione della Carne"
letture, video e libero confronto.

Nel corso del CONVIVIUM verranno “servite”, fra le altre portate, le seguenti dicotomie:
UOMO/ANIMALE
PROPRIETA’ PRIVATA/BENE COMUNE
DIGNITA’/ REIFICAZIONE
SPECISMO /EGUAGLIANZA
CULTURA/NATURA
CORPO/CARNE
CAPITALISMO/COMUNISMO

Pietanze al centro del banchetto: i “sostituti della carne”, SEITAN e TOFU in particolare, alla video-presenza di Tiziano Terzani e Anna Maria Rivera.
Letture da Randagio Clandestino, Theodor W. Adorno, Max Horkheimer, Jonathan Safran Foer, Paolo De Benedetti, Omero etc.

OH BEATI QUELLI POCHI CHE SEGGIONO A QUELLA MENSA DOVE LO PANE DE LI ANGELI SI MANUCA!
(Dante Alighieri, Convivio, I, 7)

martedì 24 gennaio 2012

per stefania noce e tutte le altre donne

















giovedì 26 gennaio auditorium Facoltà di Lettere
e filosofia di Catania Monastero dei Benedettini
ore 16,30 assemblea
ore 18,00 inizio fiaccolata
percorso: piazza Dante, via A. di Sangiuliano, via Etnea, piazza Università.


per non dimenticare Stefania 

lunedì 23 gennaio 2012

GAP a sostegno dell'agricoltura siciliana: invitiamo i piccoli produttori colpiti dai blocchi a portare i propri prodotti


































nei giorni scorsi, l'agricoltura siciliana ha subito enormi danni, e continuerà a subirne per i blocchi degli autotrasportatori in tutta Italia previsti questa settimana.

invitiamo i piccoli produttori agricoli a portare i propri prodotti al gruppo di acquisto popolare!


invitiamo tutti a partecipare al GAP e sostenere le produzioni locali, biologiche e a chilometro zero!



DOMENICA 29 GENNAIO, dalle 10,30 alle 13, via Gargano, 37, Catania

mercoledì 18 gennaio 2012

forconi: violenza populista, altro che rivoluzione!

















In queste ore i presidi organizzati dal sindacato degli autotrasportatori e dal cosiddetto movimento dei Forconi, organizzazione guidata da tale Morsello, ospite abituale dei convegni di Forza Nuova, lanciano inquietanti interrogativi circa le gravissime ricadute politiche che la crisi sta generando.
Bene ha fatto recentemente Alberto Burgio , nel suo intervento al Comitato Politico Nazionale di Rifondazione Comunista, a sottolineare come vi sia in Italia e in Europa il fortissimo rischio di derive populistiche. Gli esempi non mancano: dall’Ungheria di Viktor Orban, che ha demolito ogni presidio democratico instaurando con  una riforma costituzionale una dittatura mediatico-fascista, ai recenti sondaggi che in Francia danno Marine Le Pen al 26% per le prossime presidenziali.
Le vicende siciliane di questi giorni sono un ulteriore esempio, e a noi molto più vicino, della giustezza di questa analisi.
È in atto un vero e proprio sgretolamento dell’intero apparato produttivo siciliano, la stretta creditizia con il rincaro del costo di finanziamento delle banche, unitamente alla svalutazione dell’euro nei confronti del dollaro, con la corsa del prezzo dei  carburanti, sta letteralmente mettendo in ginocchio migliaia di piccole imprese siciliane, e l’aumento delle accise e delle imposte indirette dell’ultima manovra Monti rischiano di alimentare una perversa spirale inflazionistica.
Una sinistra degna di questo nome deve provare ad analizzare le nuove forme di disagio che la crisi sta producendo, sforzarsi di allargare il campo della propria interlocuzione sociale, scommettendosi nella costruzione di coscienza di luogo e coscienza di classe, aumentando la consapevolezza sulle cause della crisi in corso e partecipando alla formazione di soggettività conflittuali, anche attraverso forme nuove di resistenza attiva alla crisi.
Ma in maniera ancora più netta e decisa deve saper opporre una fiera resistenza  allo scenario inquietante che emerge dalle vicende di questi giorni: il movimento dei forconi cerca di raccogliere il consenso  tra i semplici, utilizzando l’arma violenta della semplificazione, sfruttando  il clima di sfiducia generale verso le istituzioni politiche e appoggiando le rivendicazioni corporative, alcune delle quali discutibilissime, di alcune categorie.
Pensare che personaggi inquietanti come Morsello, con una figlia impiegata a Forza Nuova, o come Mariano Ferro, un transfuga dal MPA di Lombardo, contiguo e complice di quell’ignobile sistema politico-affaristico e mafioso che ha devastato il territorio e la gente di Sicilia,condannandola a un destino di sottosviluppo, possano ergersi a novelli Giuliano per portare il popolo siciliano alla “rivoluzione”, per citare il criminale responsabile dell’eccidio di Portella delle Ginestre diventato un’icona del peggior populismo sicilianista,  è un  fatto che deve suscitare in noi la più profonda indignazione.
La rivoluzione è un’ altra cosa.
E’ la rivoluzione di Peppino Impastato, che ha sollevato la testa contro l’oppressione politica ed economica della mafia, mostrando come l’antimafia sociale sia parte  indissolubile dalla lotta contro gli interessi del capitale e della rendita, è la rivoluzione di Danilo Dolci che, con gli agricoltori di Partinico, in assenza di risposte dalle istituzioni, inaugurava forme originali e creative di lotta come lo sciopero alla rovescia, lavorando insieme per rendere utilizzabile una strada comunale in stato di abbandono.
L’esempio di Peppino Impastato, di Danilo Dolci e della Sicilia che si batte contro la mafia e l'oppressione dei più deboli da parte di pochi potenti è agli antipodi dalle violenze che accompagnano i blocchi autostradali di questi giorni; dalla violenza con cui agli operai del petrolchimico è stato impedito di uscire dalla fabbrica a fine turno, con un vero e proprio sequestro; dalla violenza contro i migranti che sbarcano in Sicilia, ritenuti "colpevoli" di rubare il lavoro ai siciliani e persino di ricevere dallo Stato denaro e sigarette, come hanno dichiarato ai telegiornali locali alcuni rappresentanti del movimento dei forconi!
Così come si deve lavorare con più forza alla creazione di un’opposizione sociale e politica di massa alle politiche neoliberiste della Merkel e del suo commissario governativo italiano, ovvero Monti, allo stesso modo non si può indugiare nella presa di distanza e nella denuncia pubblica del un tentativo reazionario e populista in atto.

martedì 17 gennaio 2012

venerdì 27, viaggio nella Catania di De Roberto e cena sociale






























venerdì 27 gennaio, alle ore 19,
presso il circolo città futura, via Gargano 37 Catania

presentazione del libro di Federico De Roberto
"Il patrimonio artistico di Catania",
a cura di Dario Stazzone.
ne discutono con il curatore: Carmela Di Blasi, Anna Di Salvo, Daria Motta, Dora Marchese, Maria Rosa Profeta

segue CENA SOCIALE

mercoledì 11 gennaio 2012

fermiamo la privatizzazione dei corsi di italiano all'estero











Dichiarazione di Luca Cangemi, Coordinamento nazionale Federazione della Sinistra

E’ necessario promuovere una forte mobilitazione contro le manovre che puntano a privatizzare interamente i corsi di lingua e cultura italiana all’estero.
Dopo i tagli di Tremonti, la cosiddetta spending review viene usata come occasione per sferrare, in più sedi istituzionali, un violento attacco contro gli insegnanti della scuola pubblica all’estero, di cui si chiede la liquidazione. L’obiettivo è quello di una totale privatizzazione delle attività, con la conseguente gestione discrezionale di ingenti fondi.
Dietro questo progetto stanno interessi forti e settori dello stesso ministero degli esteri.
Strumenti di esso si sono resi due parlamentari del PD, il deputato Narducci e il senatore Micheloni. Un altro triste esempio di deriva politica e culturale, in cui settori del centrosinistra sposano posizioni tipicamente di destra.
Queste manovre vanno nettamente sconfitte per affermare che i corsi di lingua e cultura italiana all’estero devono essere incardinati, per ovvi motivi culturali e pedagogici, nel sistema dell’istruzione nazionale e devono fondarsi sulla centralità dell’intervento pubblico.
Nel quadro più generale del nostro impegno a difesa dell’istruzione pubblica combatteremo fino in fondo questa battaglia.

domenica 8 gennaio 2012

sabato 21 gennaio anteprima del film delle lavoratrici Omsa "Licenziata!"














sabato 21 gennaio, alle ore 20, presso il circolo città futura, via Gargano, 37, Catania
ANTEPRIMA DEL FILM
"LICENZIATA!"
regia di Lisa Tormena, con la partecipazione dalle lavoratrici dell'OMSA e del Teatro dei due mondi di Faenza

segue CENA SOCIALE

nei video, alcune performance realizzate dalle operaie dell'Omsa in lotta, insieme al Teatro dei due mondi



martedì 3 gennaio 2012

domenica 1 gennaio 2012

il concerto di capodanno a Catania e la ridicola propaganda dell'amministrazione comunale





Stasera è in diretta a "reti unificate" (Antenna Sicilia, Teletna e Telecolor) il concerto di capodanno al teatro Bellini.
Mentre i poteri forti della città si incontrano in una serata che tenta di scimmiottare le prime della Scala, il sindaco Stancanelli approfitta dell'occasione per far sfoggio della parola "solidarietà" e per propagandare le proprie iniziative.
Peccato, però, che la sua amministrazione comunale non abbia mai mostrato alcuna solidarietà con la popolazione catanese, con chi è senza lavoro o lo ha perso a causa della crisi, con chi è senza casa e senza reddito, con i precari, i pensionati, i migranti, con chi è costretto a riempire le mense di carità - e il numero di catanesi che le frequenta aumenta di giorno in giorno...
L'amministrazione comunale continua a contraddistinguersi per la totale assenza di politiche sociali e per l'indifferenza verso le fasce sociali più deboli, e continua a coprire i propri buchi di bilancio, causati da ingenti spese per consulenze ed altri "capricci", tartassando i cittadini con inique imposte per servizi inesistenti, come nel caso della tarsu.
L'anno inizia con l'ennesima vetrina della "Catania che conta": che conta di continuare così, sulla strada dell'aumento del divario sociale e dell'impoverimento delle risorse collettive.
Facciamo in modo che non possa più contarci!!

hasta la victoria siempre! anniversario della rivoluzione cubana































leggi la storia della rivoluzione cubana