sabato 29 settembre 2012

gruppo di acquisto popolare: al via la nuova stagione!













al via la nuova stagione del gruppo di acquisto popolare città futura, con un doppio appuntamento:

sabato 6 ottobre - alla Veganoteca (via G. Motta, 79/a San Giovanni La Punta) dalle ore 17,30 - GRUPPO DI ACQUISTO POPOLARE: ortaggi, frutta e tanti prodotti bio, a chilometri zero e prezzi popolari

domenica 7 ottobre - come sempre al circolo città futura (via Gargano, 37 Catania) dalle 10,30 alle 13 - GRUPPO DI ACQUISTO POPOLARE: ortaggi, frutta e tanti prodotti bio, a chilometri zero e prezzi popolari

il GAP è una pratica resistente, che mette in contatto diretto con i piccoli produttori, per abbattere i costi e sostenere l'agricoltura locale e favorire la biodiversità, un'iniziativa concreta contro la crisi per costruire nuove forme di socialità.

vandana shiva, settimane di azione per la libertà dei semi, iniziative catanesi


































settimane internazionali di azione per la libertà dei semi e la sovranità alimentare promosse dall'ecoscienziata indiana Vandana Shiva. ecco il calendario delle iniziative catanesi:

venerdì 5 ottobre - al Vegan Party promosso da Catania Antispecista - al cortile cgil (via Crociferi, 40) dalle ore 19 - punto informativo su questa importante campagna contro il dominio della globalizzazione neoliberista e delle multinazionali

sabato 6 ottobre - alla Veganoteca (via G. Motta, 79/a San Giovanni La Punta) dalle ore 17,30 - GRUPPO DI ACQUISTO POPOLARE: ortaggi, frutta e tanti prodotti bio, a chilometri zero e prezzi popolari

domenica 7 ottobre - al circolo città futura (via Gargano, 37) dalle 10,30 alle 13 - GRUPPO DI ACQUISTO POPOLARE: ortaggi, frutta e tanti prodotti bio, a chilometri zero e prezzi popolari

il GAP è una pratica resistente, che mette in contatto diretto con i piccoli produttori, per abbattere i costi e sostenere l'agricoltura locale e favorire la biodiversità

sabato 13 ottobre - al circolo città futura (via Gargano, 37) dalle 18 - 2° workshop di Resistenza anticrisi "dall'economia dello spread all'economia della felicità"
RIDISTRIBUIRE/RIDURRE: garantire a tutti gli abitanti del pianeta l’accesso alle risorse naturali e a un’equa distribuzione della ricchezza.
Laboratori pratici:
Conoscere la permacultura / utilizzare anche in casa semi e germogli
Cucinare ottime pietanze cruelty free e a basso impatto ambientale
…segue CENA SOCIALE

vegan party venerdì 5 ottobre a catania


venerdì 28 settembre 2012

le lotte costruiscono il futuro! con Giovanna Marano per liberare la Sicilia










Sono state ore difficili per tanti uomini e tante donne che in questi mesi avevano espresso il sostegno a un progetto politico netto che voleva cambiare la Sicilia e lanciava a tutto il paese, un messaggio di unità della sinistra. Ci sono stati errori seri ma c'è stato anche un attacco violentissimo, a partire da grave intervento del ministro dell’interno.
La candidatura di Giovanna Marano, presidente del Comitato centrale della FIOM, protagonista delle battaglie dei lavoratori e delle lavoratrici siciliane, che avrà Claudio Fava al suo fianco, significa che non ci arrendiamo, significa che facciamo del lavoro il cuore della nostra battaglia, significa che rendiamo ancora più chiaro il messaggio di ricostruzione della sinistra a partire dalle lotte.
E’ il momento di un grande impegno individuale e collettivo. 
Invitiamo tutti e tutte a un’assemblea aperta per rilanciare la sfida per liberare la Sicilia, sabato 29 settembre alle ore 16,30 al circolo città futura, in via Gargano 37.

SOSTENIAMO GIOVANNA MARANO, espressione dei percorsi di lotta della FIOM, candidata alla presidenza della regione,
SOSTENIAMO il nostro candidato alle elezioni regionali LUCA CANGEMI

mercoledì 26 settembre 2012

luca cangemi - le lotte costruiscono il futuro



SENZA MAI PERDERE LA TENEREZZA - biografia collettiva di Luca Cangemi


LE LOTTE COSTRUISCONO IL FUTURO!!
per trasformare la società, a partire dai nostri quotidiani percorsi di impegno e mobilitazione,  SOSTENIAMO, a Catania e in tutti i comuni della provincia, il nostro candidato LUCA CANGEMI, nella lista della sinistra unita per Fava presidente.
SOSTENIAMO la candidata alla presidenza della regione GIOVANNA MARANO, espressione dei percorsi di lotta della FIOM.

Domenica 28 ottobre abbiamo l'occasione, con il nostro voto, di dare un segnale forte contro il governo, nazionale e globale, dei poteri forti, delle banche e della finanza e, innanzitutto, di LIBERARE la SICILIA dal sistema poltico-mafioso che ha governato ininterrottamente l'isola, nelle sue versioni cuffariane, berlusconiane e lombardiane. Un sistema che si sta sgretolando e che non può essere salvato dai giochi trasformistici di Crocetta o Micciché, dal fascismo in doppio petto di Musumeci o da quello populista dei forconi, né dal qualunquismo antipolitico.

LE LOTTE COSTRUISCONO IL FUTURO!!
a partire dai nostri quotidiani percorsi di impegno e mobilitazione
per liberare i territori dal dominio della mafia e dei poteri forti,
per una Sicilia terra di pace che respinga la militarizzazione,
per il diritto ad un lavoro libero dallo sfruttamento e dalla precarietà che valorizzi le risorse ambientali invece di distruggerle,
per il diritto ad un sapere critico in una scuola pubblica e riqualificata e in un'università libera dai baroni,
per un piano regionale "rifiuti zero" e per la gestione pubblica delle risorse idriche, come indicato dalla vittoria del referendum,
per costruire insieme una società che valorizzi ogni differenza e respinga sessismo, razzismo, omo/transfobia, specismo e che garantisca una vera giustizia sociale,
per l'alternativa di governo e di società SOSTENIAMO la lista della sinistra unita, SOSTENIAMO GIOVANNA MARANO presidente,
SOSTENIAMO, a Catania e in tutti i comuni della provincia, il nostro candidato LUCA CANGEMI

venerdì 21 settembre 2012

senza mai perdere la tenerezza: biografia collettiva di Luca Cangemi
















“Senza mai perdere la tenerezza”: le parole di Ernesto Che Guevara ci sembrano le più adatte per definire il nostro compagno Luca Cangemi, il suo modo di intrecciare passione politica e riflessione gramsciana, la fermezza che sa esprimere in un’azione per occupare il provveditorato, l’attenzione e la cura verso i ragazzi diversamente abili, nel suo lavoro di insegnante di sostegno.

Chi ha trascorso anche soltanto qualche ora al circolo città futura, conosce l’atmosfera di condivisione, il senso di appartenenza ad un percorso collettivo di trasformazione sociale a partire dalle pratiche di vita quotidiane, la voglia di confronto e di ibrida contaminazione che caratterizza ogni nostro incontro, sempre aperto, informale, ricco di dibattito plurale.

Un modo differente di fare politica che contraddistingue ogni nostra iniziativa, giorno per giorno, dal gruppo di acquisto popolare, che è sia strumento di azione concreta contro la crisi che di costruzione di consapevolezza sociale verso una scelta alimentare e di consumo consapevole, alla costruzione di vertenze, che hanno coinvolto centinaia di cittadine e cittadini, su temi concreti come l’acqua e i rifiuti, all’impegno sul territorio contro i poteri forti e la speculazione edilizia, per costruire dal basso una città differente, in cui le risorse ambientali siano valorizzate e non distrutte.

A partire dal nostro percorso, dalle nostre differenze e dalle relazioni con tante altre realtà con cui condividiamo pratiche politiche, passione e istanze di trasformazione sociale, abbiamo scelto di essere presenti nella lista unitaria della sinistra, con la candidatura del nostro compagno Luca Cangemi, con la convinzione che le elezioni regionali di domenica 28 ottobre siano un'occasione per dare un segnale contro il governo, nazionale e globale, dei poteri forti, delle banche e della finanza, e per liberare la Sicilia dal sistema poltico-affaristico-mafioso che ha governato ininterrottamente l'isola, nelle sue versioni cuffariane, berlusconiane e lombardiane.

Tante e tanti tra noi condividono con Luca impegno e passione da molto tempo, dal movimento della Pantera, con la lunga occupazione di palazzo Sangiuliano e di altre facoltà catanesi, e dall’importante esperienza della “lista contro la mafia”, con cui ci siamo opposti ai baroni dell’ateneo e di cui Luca è stato espressione nel consiglio d’amministrazione dell’università. Espressione, non rappresentante, perché crediamo, oggi come allora, che le lotte non possano essere rappresentate da un singolo, ma che necessitino di soggetti capaci di farsi strumento delle istanze plurali e collettive.

A partire da quelle esperienze di movimento, a ventisei anni Luca, il più giovane parlamentare di rifondazione comunista, continuava insieme a noi il suo impegno sul territorio, sostenendo lotte e vertenze delle lavoratrici e dei lavoratori, denunciando concretamente le infiltrazioni mafiose e affaristiche  negli apparati regionali (sua è la prima interrogazione sullo scandalo dello Iacp). Oltre a farsi interprete delle istanze di movimento per il diritto ad un sapere critico in una scuola e un’università pubbliche (ad esempio nella lunga battaglia sul numero chiuso, che ha permesso a centinaia di ragazze e ragazzi ingiustamente esclusi di rientrare nel corso di studi scelto e di laurearsi), raccoglieva il testimone delle lotte operaie e antifasciste delle generazioni precedenti, riuscendo con un lungo lavoro a far approvare la legge per restituire le pensioni ai tanti lavoratori licenziati per motivi politici.

Sempre aperto al confronto sulle pratiche concrete di trasformazione della società, ha saputo riproporre, insieme a tante e tanti giovani siciliani, gli “scioperi alla rovescia”, mutuati dall’esperienza delle occupazioni delle terre nel dopoguerra, con cui recuperare luoghi abbandonati da restituire all’utilizzo sociale, e al tempo stesso strumento di mobilitazione per il diritto ad un lavoro libero dallo sfruttamento e dalla precarietà.

Senza mai perdere la tenerezza né la passione dell’impegno, Luca è stato sempre attivo nelle mobilitazioni contro la guerra, per la smilitarizzazione di Sigonella e contro il Muos, tenendo sempre presenti gli insegnamenti di Pio La Torre e l’elaborazione preziosa di pratiche di resistenza attiva del movimento delle donne. Con la stessa sensibilità e capacità di mettersi in discussione, ha elaborato il proprio percorso di uomo della differenza, così come ha sempre sostenuto l’impegno di tante e tanti di noi nel movimento lgbtq, dal primo pride catanese alla recente e straordinaria esperienza del queer veggie pride, per costruire insieme una società che valorizzi ogni differenza e respinga sessismo, razzismo, omo/transfobia, specismo e garantisca una vera giustizia sociale.

Potremmo dire ancora molto, è difficile sintetizzare le tante esperienze di lotta ed impegno condivise con Luca, e raccontare appieno il percorso di un compagno tanto appassionato quanto umile, sempre solidale e disponibile. Altre e altri, più di noi, ne conoscono da vicino l’impegno nel mondo della scuola e nelle mobilitazioni dei lavoratori precari, e la capacità di sostenere i difficili percorsi di vita di bambini e adolescenti, dalla sua esperienza di obiettore di coscienza con i giovani di Nesima fino ad oggi con il suo lavoro.

Senza mai perdere la tenerezza, giorno dopo giorno, le lotte costruiscono il futuro.

le compagne e i compagni del circolo città futura

le lotte costruiscono il futuro: luca cangemi, il nostro candidato alle elezioni regionali del 28 ottobre

















Domenica 28 ottobre abbiamo l'occasione, con il nostro voto, di dare un segnale forte contro il governo, nazionale e globale, dei poteri forti, delle banche e della finanza e, innanzitutto, di LIBERARE la SICILIA dal sistema poltico-mafioso che ha governato ininterrottamente l'isola, nelle sue versioni cuffariane, berlusconiane e lombardiane. Un sistema che si sta sgretolando e che non può essere salvato dai giochi trasformistici di Crocetta o Micciché, dal fascismo in doppio petto di Musumeci o da quello populista dei forconi, né dal qualunquismo antipolitico.

LE LOTTE COSTRUISCONO IL FUTURO!
a partire dai nostri quotidiani percorsi di impegno e mobilitazione
per liberare i territori dal dominio della mafia e dei poteri forti,
per una Sicilia terra di pace che respinga la militarizzazione,
per il diritto ad un lavoro libero dallo sfruttamento e dalla precarietà che valorizzi le risorse ambientali invece di distruggerle,
per il diritto ad un sapere critico in una scuola pubblica e riqualificata e in un'università libera dai baroni,
per costruire insieme una società che valorizzi ogni differenza e respinga sessismo, razzismo, omo/transfobia, specismo e che garantisca una vera giustizia sociale,
per l'alternativa di governo e di società
SOSTENIAMO GIOVANNA MARANO, espressione dei percorsi di lotta della FIOM, candidata alla presidenza della regione,
SOSTENIAMO il nostro candidato alle elezioni regionali LUCA CANGEMI

sabato 15 settembre 2012

Vandana Shiva e la lotta per la sovranità alimentare, dal libro di Luca Cangemi "L'elefante e la metropoli"



















Madre Terra e il Signor Capitale

Una riuscitissima commedia, Phas Gaye Re Obama (Sono in trappola, Obama), affronta il tema della recessione, mettendo allo specchio l’immaginario della polverosa India rurale e quello del luccicante occidente della diaspora indiana, e costruendo un’ironica metafora di come un processo di eventi a catena abbia causato la crisi economica planetaria. Nel film, sia per il bandito che per l’affarista va in pezzi il sogno di una vita da ricco capitalista nell’opulento “primo mondo”, “il mondo stregato, deformato e capovolto in cui si aggirano i fantasmi di Monsieur le Capital e Madame la Terre, come caratteri sociali e insieme direttamente come pure e semplici cose...” (K. Marx, Il Capitale).

L’idea stessa di “mondo” è andato in pezzi; si è imposta una nuova “mappatura” del pianeta – disegnata dalla Banca Mondiale, dal WTO e dalle altre agenzie internazionali che governano i processi di globalizzazione capitalistica – che rende visibile la qualità “irriducibilmente astratta” della geografia, i cui confini non sono né nazionali né naturali: “sono i confini dell’investimento, in costante mutazione perché le dinamiche del capitale internazionale si muovono in fretta. Una delle non trascurabili forze motrici nella delineazione di queste mappe è l’appropriazione degli ecosistemi del Quarto Mondo in nome dello Sviluppo” (G. C. Spivak, Critica della ragione postcoloniale).

Un’appropriazione che ha assunto nel tempo forme diverse, funzionali agli interessi mutevoli del capitalismo, e che oggi ri/assume, adattandole alla contemporaneità, le forme dell’indirect rule del dominio imperiale: la proprietà intellettuale dei brevetti vale ben più della proprietà materiale dei campi, e mantenerla non ha costi né rischi. Si è strutturata, così, una nuova “colonizzazione”, fondata sulla diffusione delle sementi prodotte in laboratorio, sul passaggio dalle produzioni agricole diversificate, destinate al nutrimento delle comunità locali, a quelle per il mercato globale, sulla soppressione della biodiversità e sulla nuova imposizione di monocolture intensive che riportano alla memoria le piantagioni dell’epoca del Raj britannico. “L’elettronificazione della biodiversità è l’ultimo trucco del neocolonialismo”, nota la studiosa indiana Gayatri C. Spivak: dalla cosiddetta “rivoluzione verde”, con la pervasiva propaganda di un’agrochimica capace di accrescre le risorse alimentari e che invece ha impoverito e avvelenato i terreni, fino alla massiccia diffusione degli organismi geneticamente modificati, la narrazione dell’élite globale, con le sue pretese di scientifica neutralità, si è imposta con conseguenze drammatiche.

“Il seme, la fonte della vita, l’incarnazione della nostra diversità biologica e culturale, […] la proprietà comune del passato, delle generazioni passate, presenti e future delle comunità agricole che sono state le produttrici di semi, oggi è stata derubata ai contadini” (V. Shiva, Semi del suicidio). Ancora una volta i “subalterni” sono lasciati fuori da una narrazione che cerca di escludere lo spazio autonomo della politica del popolo: centinaia di migliaia di coltivatori si sono ritrovati asserviti alle multinazionali, costretti ad indebitarsi per ricomprare ogni anno sementi sterili, che non possono rigermogliare, “molti tra coloro che non sono più riusciti a sfamare in un modo onesto la propria famiglia si sono tolti la vita, in tanti ingerendo del monocrotophos, la sostanza pesticida fornita agli agricoltori gratuitamente dal governo”.

Nel villaggio di Champaner il raccolto è minacciato dalla siccità, i contadini vedono svanire le proprie possibilità di sussistenza e la disperazione aumenta perché non avranno risorse per pagare… oggi per pagare le sementi alla Monsanto, come ieri per versare la tassa Lagaan agli inglesi: il dominio coloniale sembra riproporre le stesse dinamiche. Oltre un secolo fa, nella grandiosa messa in scena del kolossal Lagaan, ai contadini di Champaner veniva imposto il raddoppio della tassa, facendo ricadere sulla popolazione la punizione per il rifiuto del Rajah locale di mangiare carne con il capitano inglese. Nel film, la ribellione dei contadini è simboleggiata dall’appropriazione del gioco inglese per eccellenza, il cricket: i “subalterni” sfidano gli oppressori, sovvertendo le loro regole e le loro imposizioni, in una lunghissima partita, che diviene “non solo metafora, ma descrizione di un processo storico, incisiva sintesi in technicolor della lotta per l’indipendenza. […] Gowariker va oltre: nel momento in cui visualizza la delimitazione dell’improvvisato campo da cricket, trasforma il luogo in uno spazio pubblico, dove il soggetto coloniale diventa attore sociale, artefice della propria storia” (A. Nadotti, Fuori canone)

Ma come battere, oggi, a cricket, ovvero sul suo terreno di gioco, la Monsanto? Questa è la sfida di Navdanya, l’organizzazione per la sovranità alimentare promossa dall’ecoscienziata Vandana Shiva, che raccoglie numerose esperienze di ricerca agricola e di lotta contadina cresciute negli ultimi venti anni, e che si è impegnata contro l’accordo tra la Monsanto e il governo del Rajastan, che consegnava alla multinazionale la brevettabilità di millenni di selezione dei semi realizzata dai contadini, ancora una volta espropriati del loro sapere e del loro spazio politico.

Alcuni mesi fa, l’accordo tra la multinazionale e il governo locale è stato finalmente revocato: è stato vinto un primo “innings” a favore della conservazione della biodiversità e di un’agricoltura sostenibile, come spazio pubblico in cui il soggetto contadino è attore sociale ed artefice della propria storia, una storia di conoscenze e di culture, in cui lo scambio si basa sulla cooperazione e sulla reciprocità…

(da L’elefante e la metropoli)

Ma la partita continua, e le giornate internazionali di mobilitazione per la libertà dei semi promosse dall’organizzazione di Vandana Shiva dal 2 al 16 ottobre 2012 saranno un momento fondamentale per difendere la sovranità alimentare dalle strategie di dominio delle multinazionali, dei poteri forti della finanza e dei governi globali.

venerdì 14 settembre 2012

fermiamo la caccia, una proposta concreta per la regione













Il TAR di Palermo, su ricorso presentato da Legambiente, Lipu e altre associazioni ambientaliste, ha disposto la sospensione della stagione venatoria nel territorio della regione Sicilia “per mancanza del Piano regionale faunistico-venatorio e per violazione delle direttive comunitarie in materia di valutazione ambientale strategica e valutazione di incidenza”.
Il provvedimento ha scatenato la reazione della lobby della doppietta, che hanno trovato puntuale ascolto nell’assessore regionale Aiello il quale ha irresponsabilmente e illegittimamente annunciato che, in spregio alla decisione dell’organo di giustizia amministrativa, “la caccia va avanti” secondo il calendario venatorio dell’anno precedente.
Persino il ministro delle Risorse Agricole Mario Catania a inizio mese, in considerazione della vastità delle aree boschive distrutte dagli incendi questa estate e della strage di animali conseguente, aveva invitato le regioni a sospendere l’attività venatoria, poiché, testualmente, "il fatto burocratico" – il calendario venatorio già approvato dalle regioni italiane – "non può avere la prevalenza sul fatto naturale", consistente nello stress psico-fisico cui in molte zone è stata sottoposta la fauna a causa della siccità e degli incendi, non ricevendo per lo più alcuna risposta dagli enti locali competenti.
Le parole di Aiello non meritano alcun commento se non il più totale biasimo per chi, per evidenti ragioni elettoralistiche e per ossequio a una tradizione barbara e crudele, si fa spregio delle più elementari norme giuridiche, contraddicendo in maniera clamorosa il dispositivo di una sentenza. Al ministro Catania chiediamo invece se “il fatto burocratico” possa prevalere sul “fatto naturale” che gli animali non umani sono esseri viventi senzienti, come gli animali umani del resto, che non possono essere sacrificati per il capriccio sadico di chi si ostina a definire la caccia uno sport.
Il Front de Gauche ha raggiunto un discreto risultato alle ultime elezioni legislative francesi, riunendo la sinistra con la parola d’ordine “l’umano prima di tutto”, uno slogan che sottolineava la distanza abissale della finanza e della politica dei tecnocrati dalle esigenze e dai bisogni umani.
Noi vogliamo fare di meglio! Contro l’insensibilità di una politica piegata agli interessi dei più forti, come la storia siciliana passata e recente dimostra, e contro la violenza di leggi che legittimano la più odiosa delle discriminazioni, quella che consente la soppressione di vite innocenti per compiacere i più bassi istinti umani vogliamo affermare: IL VIVENTE PRIMA DI TUTTO!
In questi anni il Circolo Città Futura ha posto con forza all’attenzione dell’opinione pubblica il tema dell’antispecismo, come paradigma interpretativo della violenza del capitalismo, che ha portato la logica della mercificazione e del profitto fino all’estrema conseguenza della reificazione e della nullificazione di ogni forma del vivente. Lo abbiamo fatto con passione, organizzando interessanti occasioni di dibattito, come i partecipatissimi incontri con Annamaria Rivera e Margherita Hack, e facendoci promotori con il nostro collettivo lgbtq IbrideVoci e in collaborazione con Catania Antispecista della bellissima festa del Queer Veggie Pride, evento unico in Europa che ha unito la questione antispecista alla rivendicazione dei diritti delle persone lgbtq.
Il 28 ottobre si voterà per l’elezione del presidente della regione e per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana; in coerenza con i nostri percorsi e le nostre appartenenze, abbiamo deciso di partecipare attivamente alla costruzione della lista unitaria della sinistra siciliana con la candidatura di Luca Cangemi, per dare espressione alle nostre idee, ai nostri percorsi e alle nostre lotte.
Tra i nostri primissimi impegni ci sarà un disegno di legge che indìca un referendum popolare per l’abolizione della caccia e, nelle more della consultazione referendaria, sospenda sine die l’esercizio dell’attività venatoria nel territorio della regione. Per liberare la Sicilia da tutte le forme di violenza!

martedì 11 settembre 2012

chiusura aeroporto: cieli della Sicilia venduti agli aerei militari



Dichiarazione di Luca Cangemi, del Coordinamento Nazionale della Federazione della Sinistra.

La risposta (negativa) delle autorità militari di fronte alla richiesta di un utilizzo temporaneo di Sigonella, in considerazione dei lavori all’aeroporto di Fontanarossa, fa emergere clamorosamente quanto denunciamo da anni: il ruolo devastante della concentrazione militare di Sigonella.
L’arrivo dei droni, gli aerei senza pilota, di cui Sigonella si appresta a diventare la capitale mondiale, accentua i condizionamenti delle attività militari sul traffico nel nostro cielo. Non è un caso che la città spagnola di Saragozza abbia rifiutato, con queste motivazioni, l’arrivo dei droni. Ciò che però non è possibile in Spagna, evidentemente è possibile in Sicilia, con conseguenze terribili sul tessuto sociale ed economico.
La stessa apertura dello scalo di Comiso è minacciata dall’installazione a Niscemi del dispositivo di telecomunicazioni della marina militare americana, noto come MUOS, che genera campi elettromagnetici, capaci di interferire pesantemente con la navigazione aerea.
La Sicilia sta diventando una “no fly zone” per gli aerei civili, un’aerea interdetta al traffico merci e passeggeri, mentre il suo cielo è venduto alle scorribande di macchine di morte volanti. Le responsabilità del Ministero della Difesa e del governo sono gravissime.
E’ ora che, in Sicilia e in tutto il paese, vi sia una grande mobilitazione per affermare le ragioni della pace e dello sviluppo sociale, contro il servilismo del governo italiano agli interessi strategici degli USA.



venerdì 7 settembre 2012

l'economia della felicità: anteprima del film martedì 25 settembre a Catania


































martedì 25 settembre 2012, presso l'Arena Argentina, una serata di cinema, dibattito e socialità promossa dal circolo città futura:

anteprima del film, con Vandana Shiva, L'ECONOMIA DELLA FELICITA'
primo spettacolo ore 20,30 - secondo spettacolo ore 22,30

ore 21,30 dibattito con: Luca Cangemi (coordinamento nazionale federazione della sinistra), Anna Di Salvo (Città Felice), Fabio Gaudioso (Cinestudio), Alessio Grancagnolo (Unione degli Studenti), Michele Pistone (RSU ST - FIOM), Salvo Torre (CeRSDeT)

al dibattito sono invitati i partecipanti ad entrambe le proiezioni, quindi consigliamo a chi sceglie il secondo spettacolo di arrivare già alle 21,30!

(ingresso: € 3, ridotto € 1studenti e under 26, € 2 soci cinestudio)


mercoledì 5 settembre 2012

luca cangemi, il nostro candidato alle elezioni regionali






















In vista delle elezioni regionali, si è tenuta ieri l’assemblea congiunta del circolo Città Futura e del circolo della conoscenza Olga Benario. Dopo aver valutato positivamente il processo politico che sta portando alla costruzione di una lista unitaria della Sinistra siciliana, l’assemblea ha deciso con convinazione ed entusiasmo di partecipare attivamente a questo percorso, per liberare la Sicilia dal dominio dei poteri forti, e ha indicato la candidatura di Luca Cangemi, per il suo instancabile impegno nelle lotte e nei movimenti, per rafforzare l'indispensabile processo unitario e portare il contributo dei nostri percorsi di resistenza attiva per la costruzione di un'alternativa politica, sociale e culturale.

Circolo PRC Città Futura
Circolo PRC Olga Benario

dall'economia dello spread all'economia della felicità: workshops di resistenza anticrisi






















Un ciclo di incontri informali, in cui alla riflessione sui temi della crisi globale si accompagnano laboratori per costruire insieme alternative pratiche al modello di sviluppo neoliberista.

1° workshop – martedì 18 settembre – ore 18,30

RIVALUTARE/RICONTESTUALIZZARE: superare l’immaginario in cui viviamo, i cui valori sono sistemici, cioè suscitati e stimolati dal sistema, che a loro volta contribuiscono a rafforzare. Questo cambiamento si impone, ad esempio, per i concetti di scarsità e abbondanza, la “diabolica coppia” fondatrice dell’immaginario economico. L’economia attuale, infatti, trasforma l’abbondanza naturale in scarsità, creando artificialmente mancanza e bisogno, attraverso l’appropriazione della natura e la sua mercificazione.

LA CRISI NON È UN FATTO NATURALE
Incontro con Salvo Torre (CeRSDeT – centro ricerche e studi per la democrazia nella transizione)

"La crisi attuale è espressione del rafforzamento dei gruppi più forti della finanza e dell’industria militare, con un aumento della loro aggressività sia internazionale sia interna, come dimostrano le politiche economiche «anticrisi» e il rilancio dei piani neocoloniali e di aggressione militare che si stanno praticando da parte di tutti i Paesi europei e degli Stati Uniti". Bruno Amoroso

2° workshop – sabato 13 ottobre - ore 18


RIDISTRIBUIRE/RIDURRE: garantire a tutti gli abitanti del pianeta l’accesso alle risorse naturali e a un’equa distribuzione della ricchezza. Predare meno piuttosto che “dare di più”. Il consumo di risorse va ridotto, così come l’impatto sulla biosfera dei nostri modi di produrre e consumare e gli orari di lavoro.

L’INDIVIDUO È QUELLO CHE MANGIA

“Dobbiamo riprenderci il diritto di conservare i semi e la biodiversità. Il diritto al nutrimento e al cibo sano. Il diritto di proteggere la terra e le sue diverse specie. Dobbiamo fermare il furto delle multinazionali a danno dei poveri e della natura. La democrazia alimentare è al centro dell'agenda per la democrazia e i diritti, al centro del programma per la sostenibilità ecologica e la giustizia sociale”. Vandana Shiva

Laboratori pratici:
Conoscere la permacultura / utilizzare anche in casa semi e germogli
Cucinare ottime pietanze cruelty free e a basso impatto ambientale
…segue cena sociale


3° workshop - novembre

RISTRUTTURARE/RILOCALIZZARE: le strutture economico-produttive, i modelli di consumo, i rapporti sociali, gli stili di vita. Quanto più questa ristrutturazione sarà radicale, tanto più il carattere sistemico dei valori dominanti verrà sradicato. Ogni decisione di natura economica va presa su scala locale, per bisogni locali.

IL SAPONE NON È “NEUTRO”

Laboratori pratici:
Autoproduzione di saponi e detersivi ecologici
Organizzazione della mobilità sostenibile

4° workshop - dicembre

RIUTILIZZARE/RICICLARE: riparare i beni d’uso anziché gettarli in una discarica, superando l’ossessione, funzionale alla società dei consumi, dell’obsolescenza degli oggetti e la continua “tensione al nuovo”. Recuperare tutti gli scarti non decomponibili derivanti dalle nostre attività.

“Quel che al giorno d’oggi viene prodotto non è in funzione del suo valore d’uso o della sua possibile durata, ma al contrario in funzione della sua morte, la cui accelerazione non è eguagliata se non dall’inflazione dei prezzi” Jean Baudrillard

Laboratori pratici
Recupero e riciclo creativo dei tessuti
Recupero e riciclo creativo della plastica
… segue mercatino del riciclo e aperitivo

in collaborazione con Catania Antispecista

domenica 2 settembre 2012

no alla cementificazione di eloro















di Claudia Urzì

Eloro è un posto di rara bellezza tra il Lido di Noto e la Riserva di Vendicari, in provincia di Siracusa.
Oggi il territorio di Noto e la Riserva di Vendicari sono di nuovo sotto attacco: 120 villette, l’ennesima colata di cemento, potrebbero infatti essere edificate nella zona Eloro-Pizzuta, proprio dietro la spiaggia, a nord del sito archeologico di Eloro.
“Un beneficio per pochi, un danno irreparabile per tutti”, si legge sulla pagina facebook “No alla lottizzazione di Eloro”, sorta qualche settimana fa per sensibilizzare l’opinione pubblica ad opporsi a questo progetto scellerato, “a questa follia d’altri tempi che sappiamo già come andrebbe a finire: un ecomostro come tanti altri a beneficio di pochi e un danno irreparabile per tutta la comunità”.
Una vera e propria follia! L’ennesima.
Queste nuove costruzioni potrebbero sorgere in una delle poche coste incontaminate siciliane, nota e apprezzata proprio per questa caratteristica. Confina anche con la Riserva Naturale di Vendicari e ne condivide una struttura con dune coperte da lussureggiante macchia mediterranea e splendide spiagge dalle acque cristalline. Oltre al prezioso aspetto naturalistico, va ricordato come sia un'area con numerose stratificazioni archeologiche, ai confini con il Parco Archeologico di Eloro. Qui nel VII sec. a.C., in questa collinetta sullo Ionio, vicino la foce del Tellaro, i siracusani fondarono splendide strutture che nel corso dei secoli furono riadattate fino all'epoca bizantina. Il simbolo è la Colonna pizzuta (con ipogeo ellenistico). Poco oltre la Villa del Tellaro, una delle migliori ville romane conservate fino ad oggi.
La prima distruzione dell'area si ebbe sotto il fascismo, quando l'anfiteatro fu distrutto per un'opera di bonifica. Pochi anni fa la battaglia civile per evitare le trivellazioni alla ricerca di gas e petrolio in quell'area e lo scorso anno quella contro la costruzione di un lido balneare. Oggi potremmo assistere all'attacco definitivo.
“La bellezza del nostro territorio rischia di essere cancellata da una sfilata di villini, strade e capannoni. Sono necessarie leggi più severe, ma soprattutto un'operazione strutturale che dia importanza ai piccoli centri” recita un’inchiesta del 17 agosto su Repubblica. “Il cemento sta coprendo l'Italia: la superficie impermeabilizzata è in costante aumento: 500% in più in circa 50 anni. A lanciare l'allarme sono il Wwf e il Fai che nel dossier 'Terra Rubata' raccontano un Paese sommerso dall'asfalto”.
Sono molte le voci che si sono alzate in questi mesi per dire NO alla lottizzazione e alla cementificazione di Eloro.
Eloro incassa il NO del WWF. “Noi siamo contrari ad ogni forma di cementificazione del territorio”. Ed ancora: “invitiamo il sindaco a procedere ad un ritiro dell’atto proposto in consiglio comunale”. Così il direttivo del WWF Noto, riunitosi sulla lottizzazione di contrada Eloro, argomento all’ordine del giorno, in consiglio comunale, lunedì 3 settembre. La presa di posizione dell’associazione arriva dopo quella delle altre associazioni ambientaliste presenti in città (Legambiente, Futuro è Paesaggio, Comitato Eloro Viva ed altre sigle).
Il consulente del sindaco di Noto Paolo Tiralongo si dimette e accusa: “si vuole perseguire di nuovo uno sviluppo solo distruttivo, senza futuro e non lo sviluppo ecosostenibile da lei sbandierato in campagna elettorale”. Tiralongo rileva inoltre che la perimetrazione dei progettisti fatta propria dalla delibera del sindaco, si basa sull’assunto che al confine del sito interessato non esiste la macchia mediterranea la cui presenza costringerebbe secondo le leggi vigenti ad arretrare le costruzioni di circa 200 metri (Legge regionale n. 16/1996 che determina la zona di rispetto intorno alle aree boschive compresa la macchia mediterranea, vedi gli artt. 4 e 10 della legge).
Ma l’assenza di macchia mediterranea sarebbe stata certificata dall’Ispettorato delle Foreste di Siracusa sulla base di un sopralluogo superficiale effettuato da un dipendente del Corpo forestale di Noto e che sarebbe in contrasto invece con lo studio agricolo forestale effettuato per conto del Comune, approvato ed allegato alo schema di massima del progetto di revisione del piano regolatore che identifica nella zona di Eloro-Pizzuta 10 ettari di macchia mediterranea.
Legambiente ha inoltrato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica ritenendo “discutibile” il parere emesso dall’Ispettorato delle Foreste.
Viene da chiedersi quindi, perché dar credito alla frettolosa certificazione del Corpo forestale contro cui è stato presentato un esposto- denuncia alla Procura della Repubblica e non ad uno studio ufficiale approvato dal Comune? Tutto questo, fra l’ altro, a dispetto della circolare dell’Assessorato regionale Beni culturali e Identità siciliana che impone ai comuni di seguire gli studi agricolo-forestali già effettuati.
Una lettera aperta da parte di associazioni ambientaliste, comitati locali, ma anche l’Associazione Albergatori, è stata indirizzata al sindaco di Noto e alla sua giunta, a proposito dell’imminente voto circa il piano di lottizzazione, che rischia di vedere urbanizzata un’area nei pressi della riserva naturale di Vendicari. Nella lettera si chiede ai consiglieri, che si riuniranno lunedì 3 settembre, di non farsi ingannare dalle false sirene di uno sviluppo non compatibile con il rispetto e la valorizzazione della natura.
Un problema che certamente non riguarda solo Noto e le sue spiagge, ma che esiste in tutta la Sicilia, e non solo. Un problema di cultura e di mentalità: guardare solo agli interessi immediati e forse anche solo personali, che risulta perdente e autodistruttivo. Continuare nella scelta scellerata di politiche non sostenibili da un punto di vista ambientale ed energetico che non rispettano le peculiarità locali
Lunedì 3 settembre è quindi un giorno importante. Si riunirà infatti il consiglio comunale di Noto che può ancora decidere di respingere i piani di speculazione edilizia per la costruzione di 120 villette a schiera a ridosso della zona archeologica di Eloro.
Siamo tutti invitati alle 18.30 a partecipare al Sit-in davanti a Palazzo Ducezio per dire "No alla lottizzazione di Eloro" , che avrà la copertura del TG3 Sicilia.
Facciamo sentire che vogliamo preservare il nostro territorio per le generazioni future.
Non dimentichiamo le splendide parole che il grande capo indiano Seattle scrisse al presidente degli Stati Uniti a metà dell’ Ottocento "Quando avrete abbattuto l'ultimo albero, quando avrete pescato l'ultimo pesce, quando avrete inquinato l'ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro".