sabato 14 luglio 2012

vergognoso attacco del ministro Profumo ai fuoricorso

















Vergognosa dichiarazione del ministro Profumo, oggi a Palermo: “Credo che la scuola sul rispetto delle regole debba dare un segnale forte. I fuoricorso hanno un costo anche in termini sociali. Dobbiamo creare le condizioni perché i nostri studenti possano seguire con regolarita’ i loro corsi e soprattutto, nel caso in cui abbiano un’attivita’ di lavoro, facciano una scelta: quella del part-time. Questo sarebbe un buon viatico per creare cittadini migliori in grado di gestire il proprio tempo al meglio. Il mio e’ un invito forte alla scuola e all’universita’ anche perche’ i costi del non fare sono costi che il Paese non puo’ piu’ sostenere”.

Le dichiarazioni di oggi del Ministro Profumo all’Università di Palermo, secondo cui gli studenti fuori corso sarebbero un costo sociale, sono un’autentica vergogna.
Dopo i pesantissimi tagli avviati dalla riforma Gelmini – lodata e fatta propria dall’attuale governo – che hanno sottratto all’università pubblica risorse e strutture necessarie, precarizzato ulteriormente il personale docente dequalificando l’offerta formativa, costretto moltissimi aspiranti ricercatori alla fuga verso atenei di altri Paesi per mancanza di investimenti sulla ricerca, il Ministro punta il dito sugli studenti fuori corso accusandoli di essere una delle cause dello spreco di risorse dell’università, piuttosto che, invece, la logica conseguenza della mancanza di investimenti sulla formazione.
A questo si aggiunga la beffa del consiglio agli eventuali studenti lavoratori di optare per il part-time, in una regione in cui quei pochi giovani che hanno un lavoro sono costretti a condizioni di assoluta precarietà, con orari e ritmi di lavoro non certo scelti da loro.
A queste dichiarazioni inaccettabili è necessario rispondere con una grande mobilitazione, contro il governo Monti, per il diritto allo studio, per chiedere un serio investimento sulla formazione e la ricerca come risorsa per lo sviluppo economico e sociale della nostra isola.