Scenderemo in piazza per riprenderci tutto ciò che ci è stato negato, per riprenderci il diritto ad essere cittadini attivi, a poter scegliere autonomamente dove e cosa studiare senza dover per forza affidarci alle nostre famiglie, per riprenderci le nostre scuole ormai in balia dei privati, per rompere le catene che ci destinano ad un futuro incerto e precario.
L'attacco alla scuola pubblica appare ancora una volta la scelta assunta nei "palazzi del potere"; non solo con la spending review si profilano nuovi tagli ma è stata riproposta la legge 953, l'ex pdl APREA, che di fatto sancisce L'ENTRATA DEI PRIVATI NELLE SCUOLE, mortifica le rappresentanze studentesche e la partecipazione e inserisce i tanto contestati criteri dell'INVALSI come metro di valutazione sistemico per scuole, studenti e insegnanti.
D'altro canto si è aperta una discussione sul merito assai deviante dalle vere problematiche che si vivono ogni giorno nelle nostre classi. Pensiamo che IL CONCETTO DI MERITO CHE CI VOGLIONO IMPORRE SIA DISCRIMINANTE,pensiamo che mascheri le disuguaglianze andando a caccia di eccellenze, che imponga nelle scuole il modello competitivo, antitetico alla naturale tendenza cooperativa dei saperi.
Ciò è aggravato dal fatto che, nonostante le promesse del Ministro Profumo, non si è agito realmente per risolvere la questione del diritto allo studio e non si è voluta recepire L'ESIGENZA DI UNA LEGGE NAZIONALE SUL DIRITTO ALLO STUDIO, che sancisca livelli essenziali delle prestazioni e finanziamenti, basilari regione per regione. I saperi per loro natura sono un prodotto sociale che non può in alcun modo essere ridotto a un servizio a pagamento BISOGNA GARANTIRE L'ACCESSO AI SAPERI PER TUTT*.
Non possiamo più rimandare una forte riposta alla questione della PRECARIETA', cifra dominante della nostra generazione. Una generazione nata e cresciuta con il dogma della flessibilità e della "sana competizione" che in realtà si sono rivelate parole per mascherare una compressione dei diritti, della democrazia, un'impossibilità di costruire una vera progettualità di vita e dunque individualismo, insoddisfazione e solitudine.
Sentiamo sulle nostre spalle una sfida storica; sentiamo il peso di anni e anni di politiche mancate, di scarsa partecipazione.
LA NOSTRA SCUOLA NON E' IN VENDITA. Rivendichiamo una scuola PUBBLICA, LAICA e di qualità.
Vogliamo LIBERARE I SAPERI PER LIBERARE LE PERSONE.
Vogliamo scuole dove contiamo davvero.
Vogliamo scuole sicure ed ecosostenibili.
Vogliamo una Legge Quadro Nazionale sul Diritto allo Studio.
Vogliamo una scuola pubblica, di qualità e totalmente gratuita.
Vogliamo una valutazione, non un voto, e vogliamo l'abolizione immediata degli INVALSI.
Vogliamo una scuola alla nostra altezza, e la vogliamo subito!
Vogliamo essere una forza propulsiva di cambiamento dal basso : partendo dalle scuole e dalle università, dai quartieri e dalle periferie per investire la società tutta.
Il cambiamento parte da noi, dalla nostra capacità di resistere e proporre, di contestare e creare. La risposta delle studentesse e degli studenti sarà complessiva e radicale, senza paura. Scenderemo IN PIAZZA IL 12 OTTOBRE e per ribadire a gran voce che siamo NOI la forza propulsiva di cambiamento dal basso, dalle nostre scuole, dai nostri quartieri e dalle nostre città.
NON CI AVRETE MAI COME VOLETE VOI!
UNIONE DEGLI STUDENTI
CORTEO A CATANIA, concentramento ore 9 piazza Roma.
percorso: piazza Roma - viale Regina Margherita - via Etnea -piazza Università.
CORTEO A CATANIA, concentramento ore 9 piazza Roma.
percorso: piazza Roma - viale Regina Margherita - via Etnea -piazza Università.