domenica 2 settembre 2012

no alla cementificazione di eloro















di Claudia Urzì

Eloro è un posto di rara bellezza tra il Lido di Noto e la Riserva di Vendicari, in provincia di Siracusa.
Oggi il territorio di Noto e la Riserva di Vendicari sono di nuovo sotto attacco: 120 villette, l’ennesima colata di cemento, potrebbero infatti essere edificate nella zona Eloro-Pizzuta, proprio dietro la spiaggia, a nord del sito archeologico di Eloro.
“Un beneficio per pochi, un danno irreparabile per tutti”, si legge sulla pagina facebook “No alla lottizzazione di Eloro”, sorta qualche settimana fa per sensibilizzare l’opinione pubblica ad opporsi a questo progetto scellerato, “a questa follia d’altri tempi che sappiamo già come andrebbe a finire: un ecomostro come tanti altri a beneficio di pochi e un danno irreparabile per tutta la comunità”.
Una vera e propria follia! L’ennesima.
Queste nuove costruzioni potrebbero sorgere in una delle poche coste incontaminate siciliane, nota e apprezzata proprio per questa caratteristica. Confina anche con la Riserva Naturale di Vendicari e ne condivide una struttura con dune coperte da lussureggiante macchia mediterranea e splendide spiagge dalle acque cristalline. Oltre al prezioso aspetto naturalistico, va ricordato come sia un'area con numerose stratificazioni archeologiche, ai confini con il Parco Archeologico di Eloro. Qui nel VII sec. a.C., in questa collinetta sullo Ionio, vicino la foce del Tellaro, i siracusani fondarono splendide strutture che nel corso dei secoli furono riadattate fino all'epoca bizantina. Il simbolo è la Colonna pizzuta (con ipogeo ellenistico). Poco oltre la Villa del Tellaro, una delle migliori ville romane conservate fino ad oggi.
La prima distruzione dell'area si ebbe sotto il fascismo, quando l'anfiteatro fu distrutto per un'opera di bonifica. Pochi anni fa la battaglia civile per evitare le trivellazioni alla ricerca di gas e petrolio in quell'area e lo scorso anno quella contro la costruzione di un lido balneare. Oggi potremmo assistere all'attacco definitivo.
“La bellezza del nostro territorio rischia di essere cancellata da una sfilata di villini, strade e capannoni. Sono necessarie leggi più severe, ma soprattutto un'operazione strutturale che dia importanza ai piccoli centri” recita un’inchiesta del 17 agosto su Repubblica. “Il cemento sta coprendo l'Italia: la superficie impermeabilizzata è in costante aumento: 500% in più in circa 50 anni. A lanciare l'allarme sono il Wwf e il Fai che nel dossier 'Terra Rubata' raccontano un Paese sommerso dall'asfalto”.
Sono molte le voci che si sono alzate in questi mesi per dire NO alla lottizzazione e alla cementificazione di Eloro.
Eloro incassa il NO del WWF. “Noi siamo contrari ad ogni forma di cementificazione del territorio”. Ed ancora: “invitiamo il sindaco a procedere ad un ritiro dell’atto proposto in consiglio comunale”. Così il direttivo del WWF Noto, riunitosi sulla lottizzazione di contrada Eloro, argomento all’ordine del giorno, in consiglio comunale, lunedì 3 settembre. La presa di posizione dell’associazione arriva dopo quella delle altre associazioni ambientaliste presenti in città (Legambiente, Futuro è Paesaggio, Comitato Eloro Viva ed altre sigle).
Il consulente del sindaco di Noto Paolo Tiralongo si dimette e accusa: “si vuole perseguire di nuovo uno sviluppo solo distruttivo, senza futuro e non lo sviluppo ecosostenibile da lei sbandierato in campagna elettorale”. Tiralongo rileva inoltre che la perimetrazione dei progettisti fatta propria dalla delibera del sindaco, si basa sull’assunto che al confine del sito interessato non esiste la macchia mediterranea la cui presenza costringerebbe secondo le leggi vigenti ad arretrare le costruzioni di circa 200 metri (Legge regionale n. 16/1996 che determina la zona di rispetto intorno alle aree boschive compresa la macchia mediterranea, vedi gli artt. 4 e 10 della legge).
Ma l’assenza di macchia mediterranea sarebbe stata certificata dall’Ispettorato delle Foreste di Siracusa sulla base di un sopralluogo superficiale effettuato da un dipendente del Corpo forestale di Noto e che sarebbe in contrasto invece con lo studio agricolo forestale effettuato per conto del Comune, approvato ed allegato alo schema di massima del progetto di revisione del piano regolatore che identifica nella zona di Eloro-Pizzuta 10 ettari di macchia mediterranea.
Legambiente ha inoltrato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica ritenendo “discutibile” il parere emesso dall’Ispettorato delle Foreste.
Viene da chiedersi quindi, perché dar credito alla frettolosa certificazione del Corpo forestale contro cui è stato presentato un esposto- denuncia alla Procura della Repubblica e non ad uno studio ufficiale approvato dal Comune? Tutto questo, fra l’ altro, a dispetto della circolare dell’Assessorato regionale Beni culturali e Identità siciliana che impone ai comuni di seguire gli studi agricolo-forestali già effettuati.
Una lettera aperta da parte di associazioni ambientaliste, comitati locali, ma anche l’Associazione Albergatori, è stata indirizzata al sindaco di Noto e alla sua giunta, a proposito dell’imminente voto circa il piano di lottizzazione, che rischia di vedere urbanizzata un’area nei pressi della riserva naturale di Vendicari. Nella lettera si chiede ai consiglieri, che si riuniranno lunedì 3 settembre, di non farsi ingannare dalle false sirene di uno sviluppo non compatibile con il rispetto e la valorizzazione della natura.
Un problema che certamente non riguarda solo Noto e le sue spiagge, ma che esiste in tutta la Sicilia, e non solo. Un problema di cultura e di mentalità: guardare solo agli interessi immediati e forse anche solo personali, che risulta perdente e autodistruttivo. Continuare nella scelta scellerata di politiche non sostenibili da un punto di vista ambientale ed energetico che non rispettano le peculiarità locali
Lunedì 3 settembre è quindi un giorno importante. Si riunirà infatti il consiglio comunale di Noto che può ancora decidere di respingere i piani di speculazione edilizia per la costruzione di 120 villette a schiera a ridosso della zona archeologica di Eloro.
Siamo tutti invitati alle 18.30 a partecipare al Sit-in davanti a Palazzo Ducezio per dire "No alla lottizzazione di Eloro" , che avrà la copertura del TG3 Sicilia.
Facciamo sentire che vogliamo preservare il nostro territorio per le generazioni future.
Non dimentichiamo le splendide parole che il grande capo indiano Seattle scrisse al presidente degli Stati Uniti a metà dell’ Ottocento "Quando avrete abbattuto l'ultimo albero, quando avrete pescato l'ultimo pesce, quando avrete inquinato l'ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro".