sabato 12 novembre 2011

tarsu comune di catania: chiediamo trasparenza ed equità!






























Il circolo "città futura" promuove, a partire da oggi, una PETIZIONE POPOLARE per chiedere trasparenza sul regolamento TARSU del Comune di Catania, mai reso pubblico,  e per l’adozione di un regolamento che riconosca una riduzione delle tariffe vigenti ai cittadini economicamente disagiati.


Le tariffe TARSU del Comune di Catania, dal 2004 al 2011, hanno avuto incrementi superiori al 100%; al raddoppio delle tariffe non è corrisposto un miglioramento del servizio di raccolta e differenziazione dei rifiuti solidi urbani e, nonostante i proclami dell’amministrazione comunale, gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per la riduzione dei rifiuti indifferenziati non saranno raggiunti, con la conseguenza di ulteriori rincari delle tariffe, per pagare le sanzioni dell’UE.
Le statistiche nazionali disponibili mostrano che i comuni con una percentuale di raccolta differenziata superiore al 60% sono anche quelli che applicano le più basse tariffe. A Catania, invece, agli aumenti e all’inefficienza del servizio si accompagna un’assenza assoluta di trasparenza nel procedimento amministrativo di imposizione fiscale: a differenza di tutti i maggiori comuni italiani, il Comune di Catania non ha mai reso pubblico il regolamento della TARSU! Non sono stabiliti meccanismi premiali per chi differenzia di più, non sono individuate le categorie che avrebbero diritto ad agevolazioni, esenzioni ed esclusioni, non vi sono interventi volti ad alleggerire il carico tributario per i cittadini che risentono maggiormente della pesantissima crisi economica che attraversa il nostro territorio.
Il Comune di Catania, con le finanze dissestate dal governo delle destre, ha utilizzato la TARSU come strumento vessatorio per coprire i buchi di bilancio causati da una politica clientelare e lontana dai bisogni delle donne e degli uomini di questa città. Il peso di questo fallimento non può essere scaricato sui cittadini meno abbienti, chiedere a chi ha perso il lavoro, a chi è precario o  disoccupato, a chi vive con la pensione minima, di pagare per i fallimenti delle loro politiche è non soltanto iniquo ma un vero delitto sociale. Per questo, chiediamo che il Comune di Catania renda pubblico immediatamente il regolamento TARSU e che, come già deliberato da molte amministrazioni comunali e vi inserisca un dispositivo premiale legato alla raccolta differenziata. Attraverso la petizione popolare, chiediamo che il Comune riconosca stabilmente una serie di agevolazioni per cittadini che si trovino, stabilmente o provvisoriamente, in disagiata condizione economica.

nei prossimi giorni banchetti per la raccolta delle firme!

FIRMA ANCHE TU per la seguente PROPOSTA DI REGOLAMENTO TARSU:

1) Il Comune di Catania riconosce una riduzione delle tariffe vigenti ai nuclei familiari che attraversano una particolare fase di disagio economico.
2) A tal fine vengono individuate tre fasce  di reddito calcolato ai fini ISEE, cui corrispondono percentuali di sgravio diverse, articolate come segue: prima fascia: euro 0 – 13.000 = 50% ; seconda fascia: euro 13.001 – 17.000 = 30% ; terza fascia: euro 17.001 – 24.000 = 20%. Per ottenere la riduzione si deve produrre il certificato ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) che dimostri un valore uguale od inferiore ad Euro 24.000. I cittadini che hanno già ricevuto gli avvisi di pagamento relativi all’anno 2011 a tariffa piena, potranno chiederne la rettifica producendo idonea certificazione. A partire dal 2012 gli avvisi di pagamento verranno rettificati a coerenza.
3) Per le situazioni di disagio economico, verificatesi o perduranti nell’anno 2011, dipendenti dalla crisi e/o carenza occupazionale riferita ad una delle condizioni di svantaggio lavorativo di seguito elencate: cassa integrazione a 0 ore per almeno 12 settimane (anche non continuative); perdita del lavoro da almeno 3 mesi nel 2011 e dichiarazione di immediata disponibilità presso i Centri per l’impiego; sospensione dal lavoro per almeno 90 giorni lavorativi (Legge 2/2009); iscrizione nelle liste di mobilità da almeno 3 mesi; viene concesso su istanza documentata, sempre sulla base dell’ISEE in corso di validità,  lo sgravio corrispondente alla fascia di sconto immediatamente superiore, fatto salvo il limite massimo del 50%.
4) I soggetti beneficiari della presente agevolazione dovranno comunque acquisire la dichiarazione ISEE redditi 2011 per consentire all’Amministrazione il controllo e l’eventuale conguaglio degli importi erogati.