Dichiarazione di Luca Cangemi e Orazio Licandro (federazione della sinistra)
In Sicilia c’è una questione enorme, la questione morale, e il presidente della Regione ha un grave problema che dovrà affrontare nelle sedi giudiziarie, ma non si sostiene un governo con queste ombre.
E’ nettissima la condanna nei confronti del Pd e della sua partecipazione al quarto governo Lombardo, da parte di Orazio Licandro e Luca Cangemi, che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare le idee della Federazione della Sinistra in merito alla nascita del nuovo esecutivo e ai gravi problemi dell’Isola, primo fra tutti la mancanza di lavoro.
“Noi siamo alternativi a Lombardo e a Cuffaro” hanno detto i due dirigenti della FdS, ricordando come l’attuale presidente della Regione (indagato per mafia) sia stato uno dei principali sostenitori del suo predecessore (condannato per mafia) e precisando come sia assurdo che il governatore voglia accreditarsi “come difensore dei siciliani” quando invece poi a Roma fa vivere un governo che ha prodotto le peggiori politiche antimeridionali e come sia, in conseguenza, “uno scandalo” la decisione del Pd di appoggiare un esecutivo che peraltro non è riformatore come vorrebbe far credere: perché, per esempio, la tanto decantata riforma sanitaria altro non è che il piano di rientro dalle spese elaborato già da Cuffaro su sollecitazione del governo Prodi, mentre gli sprechi continuano a fioccare – nella Sanità come negli altri settori – e già si sa di un buco di bilancio regionale di due miliardi di euro.
Licandro (della segreteria nazionale del Pdci) e Cangemi (segretario regionale di Rifondazione comunista) hanno quindi ricordato come restino irrisolti i problemi del lavoro in Sicilia, dove più gravi sono stati i licenziamenti e i tagli dalle fabbriche alle scuole, ma hanno sottolineato anche come siano sorti movimenti di lotta che attendono di essere rappresentati e hanno spiegato che la Federazione della Sinistra (che, a conclusione di un processo unitario già avviato da un anno fra Pdci, Prc, Socialismo 2000 e Lavoro e Solidarietà, si avvia a celebrare il suo primo congresso nazionale) – invertita la decennale tendenza alla frammentazione – si pone proprio come punto di riferimento di settori sociali che vogliono essere rappresentati da forze della sinistra. Per questo oggi la FdS sarà a Messina alla manifestazione No Ponte indetta a un anno dalla tragedia di Giampilieri – “metafora di un Paese depredato dalla sua classe dirigente” – e per questo la Fds sarà presente il prossimo 16 ottobre a Roma alla manifestazione convocata dalla Fiom, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil: perché si tratta di tutelare il contratto nazionale di lavoro e anche tutti i diritti e le garanzie che sembravano ormai acquisiti e sono invece stati cancellati facendo ritornare il Paese indietro di oltre un secolo.