venerdì 5 novembre 2010

contratti precari: 60 giorni per impugnarli legalmente



















L'ennesimo colpo ai diritti dei lavoratori da parte del governo Berlusconi, l'ennesimo tentativo di rendere le vite delle giovani generazioni sempre più precarie. Fino all’entrata in vigore del “collegato lavoro” era possibile impugnare in giudizio i contratti di lavoro precario di qualunque tipo (a termine, a progetto, interinale) che presentassero illegittimità formali e sostanziali e chiederne, in qualunque momento (anche dopo la decadenza del contratto), la trasformazione in contratti di lavoro a tempo indeterminato. Oggi, invece, con l’approvazione del “collegato lavoro”, il lavoratore che volesse impugnare in giudizio il suo contratto può farlo soltanto entro 60 giorni dalla sua scadenza. La cosa ancora peggiore è che tale norma vale retroattivamente per tutti i contratti precari illegittimi e irregolari, dato che impone a tutti di ricorrere entro e non oltre 60 giorni dall’entrata in vigore della legge. Passato questo termine tutti i contratti precari illegittimi non potranno più essere impugnati e le centinaia di migliaia di lavoratori che avevano diritto, secondo la legge, di vedere trasformato il proprio vecchio contratto precario illegittimo in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato rimarranno con in mano un pugno di mosche.
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