L’uccisione di Girolamo Rosano, giovanissimo bracciante, ad Adrano, il 17 gennaio del 1951, durante una mobilitazione per la pace, fa parte della storia straordinaria delle lotte popolari che hanno attraversato l’Italia del dopoguerra. Una storia che le classi dominanti cercano di cancellare con tutti i mezzi.
E’ la storia di straordinarie movimenti di massa per affermare scelte di pace, per la terra e il lavoro, per i diritti sociali. Mobilitazioni che furono contrastate violentemente dalle classi possidenti e dai governi centristi che ne tutelavano i privilegi: centinaia di morti e migliaia di feriti nelle manifestazioni, decine di migliaia di licenziati per il loro impegno politico e sindacale, l’attacco alle organizzazioni della sinistra e in particolar modo al Partito Comunista.
Quella storia rappresenta una preziosa risorsa di fronte ai problemi dell’epoca presente in cui ritornano, in forme diverse ma non meno pericolose, i pericoli di guerra, l’attacco ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, l’arrogante affermazione di privilegi inaccettabili.
I comunisti siciliani ricordano il 60° anniversario del sacrificio di Girolamo Rosano rinnovando il proprio impegno per un mondo più giusto, quel mondo per cui si manifestava ad Adrano il 17 luglio del 1951, sfidando una brutale repressione.
Luca Cangemi, Segretario regionale PRC-Federazione della Sinistra