lunedì 7 maggio 2012

imu e tarsu, il comune fa cassa sulle spalle delle fasce sociali più deboli


































In un'intervista di qualche giorno fa, il sindaco di Catania, Stancanelli, ha affermato esplicitamente e senza vergognarsi di voler far cassa, per tappare i buchi di bilancio del comune, utilizzando la TARSU e l'IMU. A pagare i tagli agli enti locali e i buchi provocati da anni di malgoverno del centrodestra saranno sempre le fasce sociali più deboli.
Infatti, esattamente come avevamo previsto lo scorso agosto, i nuovi avvisi di pagamento per la tassa sui rifiuti solidi urbani del 2012 sono già stati inviati ai cittadini catanesi, costretti a PAGARE LA TARSU PER TRE VOLTE CONSECUTIVE IN UN ANNO E MEZZO, con un esborso per nucleo familiare (con una sola normale e modesta abitazione) che va dai 450 ai 1.500 euro.
Lo stesso accadrà per l'IMU: tra poche settimane sarà noto quale aliquota sarà applicata dal comune di Catania, e certo non si tratterà della più bassa.
Negli scorsi mesi centinaia di cittadini hanno firmato la petizione popolare promossa dal circolo città futura per chiedere l'applicazione di misure anticrisi sulla tarsu, come le riduzioni in base al reddito o in caso di improvvisa perdita del lavoro. Il Comune continua ad andare nella direzione opposta, con continue riscossioni!
Rispetto all'IMU - una misura vergognosa imposta dal governo dei banchieri a cui ci siamo da subito opposti, chiedendo invece una PATRIMONIALE che colpisca le grandi ricchezze e non la prima casa, acquisita spesso con enormi sacrifici e mutui ancora da pagare - i comuni hanno il potere di ridurre l'aliquota sulla prima casa al minimo. L'orientamento dell'amministrazione di centrodestra va evidentemente nella direzione opposta: rastrellare soldi sulle spalle dei cittadini, già duramente colpiti da crisi e disoccupazione!
Continuiamo ad opporci all'arroganza e al malgoverno, continuiamo a mobilitarci a difesa delle fasce sociali più deboli, sempre costrette a pagare i costi della crisi!