La Sicilia è la regione d’Italia maggiormente coinvolta dalle scellerate scelte governative di guerra. le basi militari USA, italiane e Nato di Trapani-Birgi, Sigonella, Augusta, Pantelleria e Niscemi stanno contribuendo direttamente ai bombardamenti; inoltre nella baia di Augusta approdano sommergibili con pericolosi ed insicuri reattori nucleari. In particolare da Sigonella operano i cacciabombardieri NATO e i micidiali Global Hawks dell’US Air Force, gli aerei senza pilota che decollano a pochi km dal terzo aeroporto italiano per traffico passeggeri (Catania-Fontanarossa. La risoluzione ONU n. 1973 ha portato altre sofferenze al popolo libico oltre quelle già inferte dal regime di Gheddafi. L’obiettivo delle potenze europee e degli USA non è la difesa dei diritti umani, ma le risorse energetiche (giacimenti di petrolio e gas), rese ancora più preziose di fronte all’acutizzazione della crisi economica internazionale e dalla inevitabile escalation dei prezzi.Di fronte agli aerei e alle navi militari che stanno bombardando la Libia, non ci si può che indignare ricordando come niente di tutto questo fu messo in campo mentre le forze armate israeliane bombardavano la popolazione palestinese rinchiusa a Gaza tra il 2008 e il 2009 (1.400 i morti, la metà civili inermi). Due pesi e due misure? No, complicità con i crimini di guerra e interessi strategici che prevalgono sistematicamente su ogni diritto umano e dei popoli.Intanto nella nostra isola si sperimentano le nuove politiche segregazioniste del ministro Maroni: il Villaggio degli aranci (abbandonato dai militari USA di stanza a Sigonella) a Mineo, di proprietà della Pizzarotti Spa di Parma, è stato trasformato in un lager dove recludere 2.000 tra richiedenti asilo (sradicati dai Cara del resto d’Italia e lì deportati) e migranti fuggiti dalla Tunisia.Il governo,dopo avere esasperato volutamente la situazione a Lampedusa per sperimentare nuove guerre fra poveri, sta esportando il modello securitario nel resto d’Italia e nel Mediterraneo, moltiplicando le tendopoli/lager, i conflitti interetnici e le deportazioni di massa. Dalla Sicilia, dove 30 anni fa nacque il movimento contro gli euromissili a Comiso, bisogna ricostruire la solidarietà internazionalista fra tutte le vittime della globalizzazione e le sue devastanti politiche di guerra, razzismo e morte, imparando dall’esempio delle rivolte popolari in Nordafrica.
La Sicilia non è zona di guerra, via le basi militari dalla nostra terra
Sì all’accoglienza dei migranti ed alla smilitarizzazione della Sicilia
No al centro per richiedenti asilo di Mineo
Lunedì 25 aprile
dalle 9,30, piazza Stesicoro, Catania,
corteo per il 66° anniversario della Liberazione
dalle 16, di fronte al villaggio degli aranci, Mineo,
PRESIDIO INTERETNICO con musica, danze, interventi e distribuzione di dolci
Rete Antirazzista Catanese, Cobas, Usb, Gapa, Circolo Città futura PRC, Red Militant, Comitato di Mineo “Calatino davvero solidale”, Associazione Maura di Mineo, Rifondazione Comunista, Giovani Comunisti, Sinistra Critica, Campagna per la smilitarizzazione di Sigonella, Città Felice, gas Tapallara, Rete dei Comunisti, PdCI-FDS-CT, LILA, Chiesa Battista e Valdese-Ct, CGIL