Dichiarazioni di Luca Cangemi, segretario regionale siciliano del Partito della Rifondazione Comunista
28 agosto
Scuola: Cangemi (PRC), "Incivili le parole di Stracquadanio contro i precari"
Le parole vergognose del parlamentare del PdL Stracquadanio, sui precari della scuola, dimostrano non solo una totale insensibilità sociale e politica ma anche un feroce disprezzo, per la sofferenza di uomini e donne reali. Un disprezzo che colpisce i cardini di ogni convivenza civile.
Siamo di fronte ai rappresentanti, pronti a qualunque provocazione, di una borghesia affaristica e ignorante. Ogni giorno di governo da parte di questi signori e di queste signore è un giorno nero per il paese.
25 agosto
Scuola: Cangemi (PRC), ”Lombardo si accorge con due anni di ritardo dei tagli alla scuola in Sicilia”.
Il presidente Lombardo ha reso dichiarazioni incredibili di fronte ai precari in sciopero della fame a Palermo. Solo oggi, dopo due anni di tagli, di lotta e di proteste dei lavoratori, il governatore della Sicilia si accorge della gravita’ delle leggi varate dall’esecutivo, di cui continua a far parte il suo movimento. Solo oggi si accorge della discriminazione che la Sicilia subisce nella ripartizione dei posti di personale Ata e docente, solo oggi si accorge dei privilegi della Lombardia. Invece ancora non si e’ accorto delle colpe della Giunta da lui presieduta in merito ai progetti regionali Leanza-Gelmini. Vedremo la coerenza che dimostrera’ d’ora in avanti. La lotta dei lavoratori e delle lavoratrici che si sta estendendo e’ per noi l’unico elemento che puo’ produrre cambiamenti reali.
23 agosto
Scuola: Cangemi (PRC), “Così la scuola in Sicilia non può iniziare. Il direttore regionale prenda posizione.”
Le conseguenze dei tagli operati dal duo Tremonti –Gelmini sul corpo già martoriato della scuola siciliana si stanno mostrando, in questi giorni, in tutta la loro devastante evidenza.
Gli uffici scolastici di tutta la regione, in un clima di confusione indescrivibile, stanno gestendo una situazione assurda ed esplosiva. Centinaia di lavoratori ATA e docenti precari, con decine di anni di servizio, si ritrovano letteralmente sulla strada, numerosi insegnati di ruolo si ritrovano nell’incerta condizione di soprannumerari. I ritardi nelle operazioni si accumulano, mentre cresce la giusta protesta dei lavoratori e delle lavoratrici che non si vogliono rassegnare all’alternativa tra disoccupazione ed emigrazione.
L’impatto di questa situazione sull’inizio delle lezioni, che è ormai vicino, non è al momento prevedibile. Quello che possiamo dire con certezza è che gli istituti di ogni ordine e grado in Sicilia con l’organico a oggi previsto, non sono nelle condizioni di garantire livelli di funzionamento accettabili dal punto di vista didattico ed anche da quello dei servizi essenziali. Anche il rispetto delle le più elementari norme di (vigilanza, numero di alunni per classe, ecc.) non sarà assicurato.
Il direttore dell’ufficio scolastico regionale prenda atto di questa situazione, dismetta la sua beffarda tranquillità e comunichi pubblicamente al ministero che non è nelle condizioni di assicurare il regolare inizio dell’anno scolastico e che è necessaria una radicale marcia indietro sui tagli. Faccia cioè un gesto analogo a quanto hanno fatto altri responsabili del ministero in aree del paese, tra l’altro, con problemi molto meno gravi di quelli della Sicilia.
Per quanto ci riguarda, riaffermiamo l’impegno a una durissima stagione di lotta per difendere la scuola pubblica e le persone che vi lavorano.
Luca Cangemi, Segretario regionale PRC