mercoledì 27 luglio 2011

scuola: tra tagli e discriminazioni, si profila una drammatica riapertura
















Appare sempre più chiaro come si stia preparando, per il prossimo settembre, una drammatica riapertura delle scuole nella provincia di Catania. Il cosiddetto piano assunzioni, annunciato con grande clamore propagandistico dal governo, non avrà in concreto nessun effetto sul nostro territorio, che continuerà a scontare l’onda lunga dei tagli.
L’operazione del governo tenta da un lato di evitare una nuova ondata di proteste, mettendo sul piatto un po’ di assunzioni, comunque largamente insufficienti rispetto alle necessità fisiologiche del sistema scolastico nazionale; dall’altro rafforza i meccanismi discriminatori della scuola meridionale, per cui i nuovi posti saranno destinati in gran parte alle regioni del nord.
Il vero obiettivo è l’attacco al contratto nazionale di lavoro, colpito stabilendo regole discriminatorie per i neoassunti, che si sommano alle penalizzazioni imposte con l’ultima manovra a tutto il personale della scuola. Sono previste, inoltre, nuove manovre contro le graduatorie: non solo non ci sarà nessuna stabilizzazione del precariato, ma assisteremo ad un forte aumento del personale di ruolo perdente posto e destinato ad un incerto futuro. A ciò si aggiungeranno gli effetti imprevedibili del nuovo dimensionamento degli istituti.
Il caos d’inizio anno scolastico è assicurato.
E’ necessaria una forte ripresa della mobilitazione per imporre una nuova linea sulla scuola, che curi seriamente le ferite provocate da tre anni di tagli, concentrati per il 90% nelle regioni meridionali, che affronti i nodi strutturali (come la dispersione scolastica), che offra serie garanzie di stabilizzazione del precariato, che ricostruisca un quadro di diritti per i lavoratori e le lavoratrici della scuola.

Luca Cangemi
Segretario circolo PRC/FdS “Olga Benario”