accade
accade che in un pomeriggio di fine ottobre piova in un luogo di questa nostra terra: le cinque terre.
accade che piova e che questa pioggia diventi temporale, fitto, scrosciante, e che questo temporale fitto, scrosciante si fermi per ore ed ore a scatenare tutta la sua ira…
e che questa ira scateni un’altra ira …l’ira delle montagne che sovrastano questo meraviglioso angolo della nostra terra… e che le montagne cominciano a sgretolarsi, a scivolare giù in una folle corsa verso il mare. Fango, detriti, alberi smossi dalla furia, giù verso quei paesi millenari cari a Shelley a Byron, a Montale, suoi i versi:
Non più quel tempo.
Varcano da il muro rapidi
voli obliqui,
la discesa di tutto non si arresta e
si confonde sulla
proda scoscesa anche
lo scoglio che ti portò
prima sull’onda.
accade
è accaduto a Sarno, è accaduto a Giampilieri e a Vicenza, accade a San Fratello ad Acicastello .
accade che per la seconda volta un pezzo di muro crolli a Pompei,
accade che un soffitto della Domus Aurea ceda.
accade
ma perché questo accade?
accade perché c’è qualcosa che è stata dimenticata, qualcosa che è stata annullata in questi ultimi anni, annullata nel nome di un potere, di un’economia di profitto gestita da pochi, qui in questa nostra terra, nel mondo, ed è l’attenzione.
L’attenzione alla cura verso questo pianeta, l’attenzione a tutto quello che ci sta attorno: donne, uomini, natura, regno animale.
C’è bisogno di fermarsi. Fermarsi per disfare e fare ponendo al centro il desiderio primario dell’attenzione alla cura, come da anni noi donne della politica stiamo elaborando e praticando.
Carmina Daniele
della Città Felice Catania
1 novembre 2011