martedì 1 novembre 2011

domenica 6 novembre, appuntamento con il GAP








CATANIA: CONTRO LA CRISI, A TUTTO GAP

Ci aspettavamo molta gente, per l’inaugurazione del quarto anno del “GAP città futura”, ma la partecipazione, calorosa e variegata, ha superato ogni aspettativa: dagli anziani del quartiere, che già all’apertura affollavano la strada, a tanti giovani che vivono il gruppo di acquisto come concreta pratica politica contro la crisi e per la trasformazione sociale.
Il GAP è cresciuto, in questi anni, insieme al circolo e al suo radicamento, divenendo, di volta in volta, punto di incontro per la costruzione di vertenze cittadine, come quelle sulla tarsu e la raccolta differenziata e sul canone dell’acqua pubblica, e di campagne politiche.
Abbiamo iniziato con la distribuzione del pane a un euro al chilo, nella nostra vecchia sede, quasi un garage, poi si sono aggiunte la campagna di “arancia metalmeccanica”, con gli agrumi di Francofonte, e quella contro lo sfruttamento dei lavoratori migranti, con le patate di Cassibile.
L’esperienza del GAP ci ha accompagnato nel nostro percorso di costruzione di modalità diverse dell’agire politico, che tengano insieme lotte, solidarietà e socialità. Con questo spirito abbiamo aperto la nuova sede del circolo città futura, una casa del popolo in miniatura, che già nei primi sei mesi di attività ha proposto decine di iniziative politiche, presentazioni di libri, cene sociali, aperitivi popolari, mostre, oltre al GAP, allo sportello legale e alle pratiche di solidarietà attiva con i migranti del cara di Mineo.
L’autorganizzazione dell’acquisto collettivo ha contribuito a rinsaldare vincoli di solidarietà tra gli abitanti del quartiere e ha riunito tanti piccoli produttori locali, che vedono nel consumo critico e nei principi della “democrazia a chilometro zero” una via di uscita da sinistra alla crisi della globalizzazione capitalistica.
Chi sceglie di aderire al GAP – già oltre cento adesioni per questo nuovo anno, in una sola mattinata – non cerca più soltanto un luogo in cui fare la spesa a prezzi popolari: un grande risultato politico, per noi, è la partecipazione ed il coinvolgimento di tante persone che si sono avvicinate da “consumatori”, magari incuriositi da una nuova modalità, e che in seguito si sono sentite sempre più coinvolte da pratiche politiche che mettono in discussione i modelli imposti dal pensiero unico e che propongono modalità reali di trasformazione critica della società. Nella campagna referendaria di giugno, così come nella raccolta di viveri e indumenti per i migranti di Mineo, il “popolo del GAP” ci ha dato conferma di come la nostra iniziativa non sia affatto una distribuzione di merci, ma la costruzione di una rete di mutualismo e solidarietà.
Il gruppo dei produttori è cresciuto insieme al gruppo di acquisto; la maggior parte sono giovani, come Miriam e Cristina, che da un anno hanno messo su la cooperativa Archiflora, dimostrando che si possono avere prodotti agricoli di stagione, sani e a chilometro zero a prezzi bassi: il loro primo raccolto di ortaggi biologici è distribuito al GAP ad un euro al chilo, insieme alle conserve di pomodoro e alle piante aromatiche, poi ci sono le confetture di Itinerari di gusto, le bevande di Spezie e sapori e i saponi naturali… e nelle prossime domeniche – dal 6 novembre la prima e la terza di ogni mese, in via Gargano, 37 a Catania – ci saranno anche gli agrumi e l’olio di nuova produzione, oltre all’immancabile pane: più di cento chili distribuiti ad ogni GAP.