Un premier sempre più impresentabile,in fuga da se stesso viene in Sicilia, a cercare di nascondere il fallimento della sua politica nel mediterraneo. Una politica che ha combinato razzismo e affarismo, ed ha sostenuto i peggiori regimi dell’area, tra cui le dittature corrotte di Ben Alì e Mubarak, ha prodotto stragi di migranti e sofferenze indicibili. Oggi di fronte al precipitare di una situazione, che per settimane si è cercato di nascondere, il governo non ha nulla da proporre oltre la propaganda. Deve farsi, anche per questo, da parte. E’ un atto preliminare per costruire una presenza italiana in sintonia con i grandi cambiamenti in corso sulle rive del mediterraneo, che rappresentano una grande opportunità. Continuare la linea di questi anni significa determinare una tragedia spaventosa sulle nostre coste e una situazione ingestibile in Sicilia. Occorre invece, da subito, offrire solidarietà ai movimenti che si battano per la giustizia in tutti i paesi della sponda sud, costruire concreta cooperazione, riattivare le reti di accoglienza (colpevolmente abbandonate), riaprire canali d’ingresso legale, iniziare a sottrarre la mobilità umana al controllo delle organizzazioni criminali.
Luca Cangemi
Segretario regionale PRC-federazione della Sinistra